Sciopero di 8 ore all’azienda biomedicale Gambro-Dasco di Medolla martedì 28 ottobre con presidio davanti ai cancelli, è stato proclamato dai sindacati del settore FEMCA/CISL FILCEM/CGIL UILCEM/UIL e dalla RSU aziendale contro la ristrutturazione che mette a rischio 160 posizioni organizzative nello stabilimento della bassa modenese.
Questo  primo  sciopero di 8 ore fa parte di un pacchetto complessivo di 32 ore  ed  è  stato  proclamato  al termine di una tornata di assemblee fra i lavoratori  e  le  lavoratrici  per  informare  della  volontà aziendale di delocalizzare i  due reparti  di assemblaggio  manuale  e automatico del settore  plastica nella Republica Ceca  per  contenimento  dei  costi produttivi. Ciò  determinerebbe  circa  160  esuberi, distribuiti sia in produzione che nelle funzioni impiegatizie.
Sindacati, Rsu e lavoratori hanno espresso all’azienda forte preoccupazione per   questa   ristrutturazione   nella  quale  intravedono  una  crisi  di proporzioni  più  grandi  e  per la mancanza di chiarezza sulle prospettive dello stesso stabilimento di Medolla.
I Sindacati chiedono un radicale cambio del programma industriale che punti al mantenimento della produzione nel sito di Medolla e conseguentemente al mantenimento  di  tutti i livelli occupazionali e alla valorizzazione delle professionalità.
I  Sindacati  hanno  già  incontrato  i  Sindaci di Medolla e Mirandola per informarli  dello  stato  di  crisi  alla  Gambro e i primi cittadini hanno manifestato  la  loro  preoccupazione  e  hanno  espresso  al  tempo stesso solidarietà  e  la  volontà  di  mantenere  alta  l’attenzione  sulla crisi aziendale.
            




