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Confesercenti Modena a fianco di Roberto Saviano

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Il testo dell’appello “Lottiamo per Saviano” firmato da centinaia di migliaia di cittadini, tra i quali anche 17 premi Nobel, un manifesto che riproduce il viso di Roberto Saviano utilizzando i ritratti di quasi mille persone e infine il link all’indirizzo internet www.robertosaviano.it. Sono questi i tre segni che da oggi trovano spazio anche nella home page del sito internet di Confesercenti Modena, per dare visibilità al messaggio di solidarietà rivolto dall’associazione modenese allo scrittore e giornalista Roberto Saviano.

Un modo per rendere ancora più forte l’abbraccio dell’Italia sana ed onesta che vuole essere a fianco di un uomo coraggioso che ha fatto quello che forse più di ogni altra cosa scompagina e mette in crisi i programmi criminali e di morte della malavita: parlarne, parlarne, parlarne per strappare quel sudario che ne nasconde le azioni.
“Da giorni riceviamo centinaia di telefonate di associati che ci hanno chiesto di far sentire la nostra voce. Anche al nostro interno diversi dipendenti e dirigenti hanno scritto spontaneamente a Saviano attraverso il suo sito, per dirgli grazie ed invitarlo a non mollare perché non è solo. L’altra sera poi, durante una riunione della presidenza di Confesercenti Modena, mentre si rifletteva sul tema della sicurezza si è deciso all’unanimità di fare un piccolo ma significativo gesto per esprimere la nostra solidarietà a Saviano e a tutti coloro che lottano per sconfiggere il cancro della malavita organizzata” ha sottolineato il direttore generale di Confesercenti Modena Tamara Bertoni.
Una scelta profondamente sentita e al tempo stesso semplice che ha l’obiettivo di amplificare ulteriormente il messaggio esemplare che lo scrittore napoletano manda all’Italia. Un’Italia che sta rispondendo soprattutto attraverso un inarrestabile movimento che parte dal basso, dalla gente; persone di tutte le età, che a migliaia fanno sentire la loro voce per dire grazie a Saviano e a tutti coloro che si trovano nella sua stessa condizione rendendoli così un po’ meno soli, un po’ meno invisibili e dimenticati.
Un giovane scrittore, “colpevole” di aver indagato il crimine organizzato svelando le sue tecniche e la sua struttura, è costretto a una vita clandestina, nascosta, mentre i capi della camorra dal carcere continuano a inviare messaggi di morte, intimandogli di non scrivere sul suo giornale e di tacere. Una condizione terribile, ma anche una reazione che conferma che solo denunciando questa violenza che toglie ossigeno alla crescita sana di un Paese si può strappare spazio alla malavita organizzata.

L’appello dei premi Nobel “Lottiamo per Saviano”
L’appello sottoscritto da 17 Premi Nobel
Roberto Saviano è minacciato di morte dalla camorra, per aver denunciato le sue azioni criminali in un libro – Gomorra – tradotto e letto in tutto il mondo.
È minacciata la sua libertà, la sua autonomia di scrittore, la possibilità di incontrare la sua famiglia, di avere una vita sociale, di prendere parte alla vita pubblica, di muoversi nel suo Paese.
Un giovane scrittore, colpevole di aver indagato il crimine organizzato svelando le sue tecniche e la sua struttura, è costretto a una vita clandestina, nascosta, mentre i capi della camorra dal carcere continuano a inviare messaggi di morte, intimandogli di non scrivere sul suo giornale, Repubblica, e di tacere.
Lo Stato deve fare ogni sforzo per proteggerlo e per sconfiggere la camorra. Ma il caso Saviano non è soltanto un problema di polizia. È un problema di democrazia. La libertà nella sicurezza di Saviano riguarda noi tutti, come cittadini.
Con questa firma vogliamo farcene carico, impegnando noi stessi mentre chiamiamo lo Stato alla sua responsabilità, perché è intollerabile che tutto questo possa accadere in Europa e nel 2008.
Tra i firmatari:
Dario Fo, Günter Grass, Orhan Pamuk, Michail Gorbaciov, Desmond Tutu, Rita Levi Montalcini, José Saramago, Elfriede Jelinek, Wislawa Szymborska, Betty Williams, Lech Walesa, Jonathan Franzen, Javier Marias, Paul Auster, Siri Hustvedt, Peter Schneider, Colum McCann, Patrick McGrath, Cathleen Shine, Junot Diaz, Tahar Ben Jelloun, Taslima Nasreen, Caro Llewelyn, Claudio Magris, Ingrid Betancourt, Adam Michnik, Carla Fracci, Beppe Menegatti.