Da venerdì 21 a sabato 29 novembre si terrà a Reggio Emilia, Albinea, Scandiano e Quattro Castella, ‘Re balsamico‘, un programma di iniziative culturali ed enogastronomiche dedicato a uno dei prodotti simbolo della tradizione gastronomica emiliana, l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, una magica alchimia di materie prime, di storie familiari, di tempo, cultura e passione che ha la singolare fortuna di appartenere ad un territorio speciale, quello reggiano.
Una terra dove il magico, il mistero, l’accostamento inedito di cultura alta e popolare, il legame con le stagioni e la tradizione hanno dato vita ad un patrimonio storico, culturale, gastronomico e naturalistico-paesaggistico ancora per molti versi da scoprire.
La manifestazione è curata da Vitaliano Biondi e Giulio Bizzarri e promossa da Camera di Commercio di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia e Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, in collaborazione con il Comune di Albinea e di Scandiano, i Musei Civici di Reggio Emilia e la Libreria all’Arco.
Sottotitolato il magico, il nero, il mistero, Re balsamico per nove giorni combina tradizione alimentare, cultura e paesaggio per parlare del meraviglioso “elisir” reggiano attraverso l’aura magica e misteriosa che avvolge il suo territorio di produzione, bacino di tradizioni, attrattive naturalistiche e culturali oltre che enogastronomiche, teatro di storie, opere e personaggi straordinari da Matilde di Canossa all’Ariosto, dal Boiardo allo Spallanzani fino a Ligabue, Zavattini, Celati e Cavazzoni.
Ricco il calendario delle iniziative, tutte dedicate al filo conduttore unico del magico e del balsamico, in programma a Reggio Emilia, Albinea, Scandiano e Quattro Castella, e comprendente conversazioni con autorevoli esponenti del panorama culturale italiano come Giorgio Celli e Massimo Montanari. Giorgio Celli, scienziato-umanista, docente universitario di entomologia, etologo, ecologo, poeta, drammaturgo, divulgatore di successo, il 22 novembre nella splendida Sinagoga, riaperta recentemente dopo il restauro della cupola, nel 150° anniversario dell’edificazione, dapprima racconterà del Golem, l’inquietante creatura senza spirito creata magicamente dai cabalisti, poi ai Musei Civici, nella Collezione Spallanzani, guiderà un magico viaggio notturno nelle raccolte zoologiche di Lazzaro Spallanzani. Mentre mercoledì 26 novembre alle ore 18.00 nella Libreria all’Arco) Massimo Montanari lo studioso di storia dell’alimentazione all’Università di Bologna che al tema del rapporto cibo-cultura ha dedicato studi tradotti in tutto il mondo, in occasione della presentazione di un nuovissimo volume “Alchimie, misteri e meraviglie. Viaggio curioso per città, campagne, paesi e acetaie del reggiano”, a cura di Giulio Bizzarri e Vitaliano Biondi, ripercorrerà la straordinaria cultura dell’aceto dolce o come lo chiamò Virgilio del “dolce mosto”.
E non mancheranno conversazioni dedicate alla tradizione musicale emiliana per molto tempo tramandata solo oralmente da musicista a musicista. Venerdì 21 novembre alle 20.45, nella Galleria Parmeggiani, in apertura di Re balsamico si terrà una serata dove nella prima parte “Misteri in musica” Gian Paolo Borghi, responsabile del Centro Etnografico ferrarese e Giorgio Vezzani, direttore della rivista ‘Il Cantastorie’ e fondatore dell’ omonimo archivio etnomusicologico parleranno di misteri e della vita quotidiana di un tempo e di come si usava illustrarla nei grandi fogli volanti che i cantastorie raccontavano in musica. Per l’occasione questi fogli saranno in mostra. Nella seconda parte, intitolata “Canti crudeli dell’Appennino” il D’esperanto Quintet, formato dal noto polistrumentista Paolo Simonazzi (ghironda, organetto diatonico, mandoloncello) e da Filippo Chieli (viola, violino), Umberto Fabi (voce), Patrick Novara (cornamusa, ciaramello, flauto), Emanuele Reverberi (violino, piva emiliana, cornamusa), ripercorrerà le melodie e le danze dell’Appennino nord-occidentale e le atmosfere di un tempo rurale in cui la musica, il ballo e il canto segnavano i momenti più importanti della vita delle persone dalla nascita alla morte. Alle 22.00 seguirà il tour notturno (a partecipazione libera) nei luoghi più carichi di mistero del centro storico: Attilio Marchesini dei Musei Civici guiderà alla scoperta di un itinerario che dalla Galleria Parmeggiani condurrà al Ghetto ebraico, alla Casa del Boia, in piazza San Prospero e piazza Prampolini. E se il balsamico e il nero sono i tratti caratteristici del Re balsamico, il Centro Teatrale MaMiMò andrà ad aggiungere, alla sua già ricca ricetta, gli ingredienti del magico e del mistero. Il 21 e anche il 22, gli attori del Centro reggiano si caleranno nei panni di personaggi realmente esistiti nella storia di Reggio Emilia come l’ultimo boia, Gabrina degli Albeti e Ludovico Ariosto.
Nel programma non mancano degustazioni di aceto balsamico con gli speciali pecorini di pecore nere massesi, sfide balsamiche tra i reggiani e i cugini modenesi, concorsi fotografici, sfilate di tabarri, spettacoli di burattini con i Burattini di Riccardo, conversazioni sui tarocchi partendo da quelli attribuiti al Boiardo per arrivare alle letture simboliche delle carte dei nostri giorni.
Re balsamico. Il magico, il nero, il mistero lancia poi una sfida avvincente e appassionante che sarà presentata mercoledì 26 alle ore 18.00 a Reggio Emilia nella Libreria all’Arco dal Presidente del Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, Carlo Ferretti. Solo chi riuscirà a svelare la soluzione di un oscuro enigma balsamico potrà aggiudicarsi il ricco bottino composto da preziosissime bottigliette di aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia. La strada per risolvere il curioso rompicapo è tortuosa ma particolarmente “gustosa”: le lettere che compongono il testo dell’enigma si conquisteranno solo recandosi nei ristoranti e nelle acetaie sparse tra la città e la provincia di Reggio Emilia che aderiscono all’iniziativa. L’unione delle singole lettere porterà alla soluzione del rebus.
Dal 21 al 29 novembre accanto ad un ricco programma di incontri, concerti, appuntamenti e visite guidate, i ristoranti di Reggio Emilia e Provincia aderenti all’iniziativa solleciteranno il palato del pubblico proponendo pranzi e cene all’insegna della tradizione, ma conditi da fantasiose alchimie di alimenti e storie leggendarie. I menù suggeriti misceleranno tra di loro i prodotti tipici reggiani che, per l’occasione, si celeranno sotto le vesti di cibi proibiti, associando ogni piatto ai sette vizi capitali. Il risveglio del gusto si accompagnerà al dolce peregrinare dell’immaginazione.
I ristoranti sono: ARCETO di Scandiano – Rostaria Al Castello, BOSCO di Scandiano – Ristorante Bosco, CASALGRANDE – La Ruota, CADELBOSCO DI SOPRA – Il Favo, CAVRIAGO – Atelier Gastronomico Picci – La Capra, CODEMONDO di Reggio Emilia – La Brace, CORREGGIO – Tre Spade, LA VECCHIA di Vezzano – Podere Elisa, MANCASALE di Reggio Emilia – Adriano, MANDRIO di Correggio – Ristorantino Del Borgo, QUATTRO CASTELLA – La Maddalena, REGGIO EMILIA – Enoteca Ristorante Il Pozzo – Trattoria della Ghiara – A Mangiare, RUBBIANINO di Quattro Castella – Ca’ Matilde, SANT’ILARIO D’ENZA – Ristorante Prater, SCANDIANO Osteria in Scandiano, VILLA AIOLA di Montecchio – La Grattugia.
Informazioni tel. 0522 508908 mattina e 0522 922111 Georgia Secchi pomeriggio, Re Balsamico.