“La Cisl unisce, la Cisl contratta, la Cisl fa accordi nell’interesse dei lavoratori. La Cisl non sciopera il 12 dicembre”. Così Piero Ragazzini, segretario generale della Cisl dell’Emilia-Romagna, commenta lo sciopero generale proclamato dalla sola Cgil per il 12 dicembre 2008, a cui “la Cisl e la Uil non parteciperanno, perché inutile e sbagliato”.
“ Il governo –spiega Ragazzini- ha inserito nel decreto anticrisi alcuni importanti provvedimenti a favore dei lavoratori e dei pensionati, per fronteggiare la crisi economica”. Che sono: estensione degli ammortizzatori sociali a tutti coloro che perdono il lavoro, qualsiasi sia il settore o la dimensione dell’impresa, compresi gli apprendisti e i precari sino ad ora esclusi; bonus economico a sostegno delle famiglie con figli, limitato solo ai lavoratori dipendenti e ai pensionati (circa 8 milioni di beneficiari); “social card” di 40 euro mensili di spesa per le categorie più in difficoltà; limite del 4% ai tassi di interesse variabili dei mutui per l’acquisto della casa; ampliamento della detassazione, portanto il limite da 30.000 a 35.000 Euro dei premi di produttività e l’eliminazione della detassazione degli straordinari; agevolazioni sulle bollette del gas per le famiglie disagiate; investimenti per le infrastrutture e gli edifici scolastici.
Per il responsabile della Cisl emiliano-romagnola “si tratta di provvedimenti ancora insufficienti per la quantità di risorse messe a disposizione, anche a causa del pesante debito pubblico dell’Italia rispetto agli altri paesi d’Europa. Tuttavia –osserva il sindacalista- sono provvedimenti che accolgono molte richieste sindacali, contenute nella piattaforma unitaria e conquistate con il negoziato”.
Da qui l’impegno della Cisl a “mantenere aperta la trattativa con il governo e il Parlamento per raggiungere alcuni miglioramenti della manovra, quali: incremento delle risorse per gli ammortizzatori sociali; innalzamento del limite di reddito per l’accesso al bonus famiglie e alla social card; estensione del limite del 4% anche agli interessi sui mutui a tasso fisso; incremento delle pensioni e detassazione generalizzata dei salari.
“Questi obiettivi –ribadisce Ragazzini- sono raggiungibili solo tenendo aperto il confronto, mentre è grazie al confronto che siamo riusciti a bloccare il decreto del Governo sull’Università e la Ricerca ed a migliorare sensibilmente lo sciagurato “decreto Brunetta” sui pubblici dipendenti”.
Inoltre, per sostenere l’azione verso il governo, la Cisl “punta a costruire vaste alleanze sociali, anche con le categorie imprenditoriali, con le quali sottoscrivere quanto prima un accordo per la riforma della contrattazione, così da dare certezza al rinnovo dei contratti nazionali, aumentare l’indice di inflazione a cui collegare i salari, rafforzare la contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale”.
“La Cgil –accusa Ragazzini- dopo aver concordato e sostenuto con Cisl e Uil la piattaforma unitaria, ha ritenuto unilateralmente di abbandonare sia la trattativa con il Governo, sia quella con la Confindustria e proclamato, unilateralmente, lo sciopero generale del 12 dicembre”. “A cosa serve questo sciopero? –si chiede il responsabile regionale Cisl-. Con quale senso di responsabilità, in una situazione di crisi economica internazionale che coinvolge anche l’Italia, si chiede ai lavoratori e alle lavoratrici di sacrificare una giornata di salario senza un obiettivo preciso”?
Infine, “solo continuando le trattative –conclude Ragazzini- si potrà portare ad un miglioramento della Finanziaria e al raggiungimento di accordi nell’interesse dei lavoratori e dei pensionati.