Ritengo opportuno riportare in questo spazio alcune informazioni che ho raccolto e che penso possano essere utili per una riflessione.
Oltre il 70% delle esportazioni mondiali di armi è diretto dalle maggiori potenze industriali verso le zone più arretrate del mondo.
Una società che spende centinaia di miliardi in armamenti e consente ogni anno che muoiano di fame 5 milioni di bambini è una società malata di egoismo e indifferenza.
La coscienza non può non ribellarsi di fronte a questa strage silenziosa.
Un chirurgo Italiano che fa parte dell’organizzazione di Soccorso Emergency attiva sui fronti di guerra, parla della tragedia delle mine. Tra le mine più comuni vi sono quelle Italiane, queste armi amputano il piede o la gamba che in alcuni casi risulta spappolata.
Mi ha colpito in particolare il caso di Alphonsine;
Alphonsine e la sua famiglia stanno tornando a casa: quando Alphonsine calpesta inavvertitamente una mina, l’esplosione spappola la gamba di Alphonsine e il suo braccio sinistro, la parte inferiore della gamba è completamente maciullata, pezzi di carne sono spinti verso l’alto e quello che rimane della gamba somiglia ad un cavolfiore. Sua sorella ferita alla testa da un frammento metallico penetrato nel cervello morì dopo sei ore. Il numero di mine sparse nel mondo si dice sono almeno 100 milioni in 64 paesi. Le vittime civili sono almeno 30 mila all’anno, il 30% sono bambini al di sotto di 14 anni. Sono armi di distruzione di massa; è una deliberata scelta di infliggere sofferenze mostruose. E’ un crimine contro l’umanità.
Un carro armato è un carro armato, spara, distrugge, uccide e non ascolta ragioni, non porta la pace. E’ difficile fare accettare alle industrie belliche e ai governi una limitazione della produzione e della vendita delle armi; è difficile valutare la misura e la portata del traffico legale e illegale al quale ricorrono movimenti terroristici e le organizzazioni criminali.
Un rapporto delle Nazioni Unite pubblica un elenco impressionante delle potenziali opportunità perse nello sviluppo umano a causa di questo tipo di politiche.
Ecco una parte di ipotesi che rendono l’idea di ciò che si potrebbe fare investendo diversamente le somme impiegate per alcuni armamenti:
-26 aerei da combattimento avrebbero potuto assicurare un anno di acqua pulita a 140 milioni di persone;
-20 caccia MiG-29 avrebbero potuto provvedere all’istruzione primaria di 15 milioni di bambini;
– due sottomarini avrebbero garantito medicinali per diversi anni a 15 milioni di persone;
– 28 missili avrebbero potuto coprire la vaccinazione a 120 mila bambini oltre a tre anni di fornitura di acqua pulita a tre milioni di persone;
– 2 navi da guerra avrebbero potuto pagare 25 anni di fornitura di acqua pulita a 5 milioni di persone;
– 80 carri armati costano una somma che potrebbe essere destinata alla vaccinazione di 2 milioni di bambini oltre a offrire servizi per molti anni;
– 40 caccia e tre aerei consentono di fornire acqua pulita a 60 milioni di persone per parecchi anni.
Nicola Caserta