Home Attualita' Recupero Ex Fonderie: obiettivo importante anche per il Museo Enzo Ferrari

Recupero Ex Fonderie: obiettivo importante anche per il Museo Enzo Ferrari

# ora in onda #
...............




Il Presidente della Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari si dice molto soddisfatto della qualità
del progetto vincitore e del percorso partecipativo messo in atto dal Comune per giungere ad esso.

Da venerdì scorso l’area delle Ex Fonderie Riunite ha un nuovo volto che conferirà prestigio e
colore ad una zona della città già interessata da altri importanti progetti di recupero, come quello
della Casa natale di Enzo Ferrari. Circa sessanta erano i progetti presentati alla commissione
giudicatrice dopo il lungo iter di partecipazione che ha coinvolto l’intera città ad affrontare una
grande sfida morale ed intellettuale, quella di conservare la propria storia e la memoria
proiettandosi al contempo nel futuro e in Europa.

“L’obiettivo che il Comune di Modena, con gli assessori Sitta e Frieri in prima persona, si era proposto con questo progetto, dice Mauro
Tedeschini Presidente della Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari, è per certi versi simile a
quello che intende raggiungere la nostra Fondazione, cioè ridare vita e valorizzare un edificiocontenitore emblema di una parte della storia e dell’identità del territorio per conferirgli una funzione pubblica di alto livello, nel nostro caso parliamo di un complesso museale che attirerà oltre 200mila visitatori l’anno e diventerà un luogo simbolo della città, anche perché si tratta di un’opera architettonica di grande pregio. Siamo quindi molto soddisfatti nell’aver constatato che anche il progetto scelto per la nuova sede del DAST (Design, arte, scienza, tecnologia) abbia un’estetica accattivante, considerata anche la copertura di lamine in rame di colore dorato e che si
configuri, come il museo Enzo Ferrari, come un luogo di ritrovo pubblico, oltre che un contenitore
in cui coesisteranno momenti formativi e ricreativi, eventi musicali e performance, spazi dedicati alla storia sociale del lavoro e alla realtà industriale locale e corsi di istruzione superiore.

Noi poseremo la prima pietra a marzo 2009 ed inaugureremo la struttura espositiva nei primi mesi del 2011 e ci auguriamo di vedere realizzata parallelamente anche questa altra grande opera
cittadina”.

“Contiamo inoltre”, aggiunge Adriana Zini, Segretario Generale della Fondazione, “che
procedano speditamente anche i lavori di costruzione e recupero degli edifici limitrofi, portati avanti dai privati e necessari alla riqualificazione e rivitalizzazione dell’intera zona Tempio”.