Lo “scandalo” nazionale dei T-red, i rilevatori automatici di infrazioni semaforiche che si sarebbero rivelati “una catena di montaggio per comminare multe a vantaggio dei Comuni”, è al centro di un’interrogazione del consigliere regionale Enrico Aimi (AN-PdL), in cui si rileva che, in questo “pasticcio”, sarebbero coinvolti Comuni emiliano-romagnoli come Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Castelfranco Emilia, Spilamberto e Vignola, tutti in provincia di Modena, oltre all’Associazione intercomunale Valnure di Vigolzone (PC), Faenza (RA) e Scandiano (RE).
Considerando “quanto mai grave” che i Sindaci ed i Comandanti delle Polizie municipali di questi Comuni non abbiano testato in via preventiva le apparecchiature elettroniche per verificarne il corretto funzionamento, Aimi chiede alla Giunta regionale se sia a conoscenza di questi fatti e quale giudizio ne dia, quali iniziative intenda assumere per consentire ai cittadini illegittimamente multati di riottenere i punti tolti ed il denaro versato ingiustamente e se intenda costituirsi parte civile, qualora venissero individuate responsabilità di carattere penale.