La controversa tassa ici sui fabbricati rurali è stato argomento oggi in Aula di un’interrogazione a risposta immediata presentata da Giancarlo Muzzarelli e Mauro Mazzotti, del PD.
“Come dimostra la considerevole quantità di circolari e sentenze prodotte in questi mesi da diversi organismi – ha detto Mazzotti illustrando il documento – l’attuale normativa che regolamenta l’assoggettamento all’Ici dei fabbricati rurali si presenta lacunosa, contraddittoria e di difficile interpretazione”. In proposito il consigliere ha ricordato la recente sentenza della Corte costituzionale, secondo la quale non sono soggetti al pagamento dell’Ici i fabbricati rurali privi di rendita catastale iscritti nel catasto ‘terreni’, mentre sono soggetti quelli inseriti nel catasto ‘fabbricati’. Ciò – ha commentato l’esponente del pd – oltre ad implicare una duplice tassazione, crea anche una disparità di trattamento fra i possessori di fabbricati rurali iscritti nei due differenti catasti. I consiglieri hanno dunque chiesto se siano in atto provvedimenti per far fronte al “caos legislativo” al quale vanno incontro i comuni e hanno quindi invitato l’esecutivo regionale a “portare la questione” in Conferenza Stato-Regioni per ottenere “che il Governo adempia finalmente agli impegni presi” e si arrivi in tempi rapidi alla emanazione di una normativa chiara.
Il sottosegretario alla presidenza, Alfredo Bertelli, ha confermato che la situazione è “complessa e ingarbugliata”. Il problema – ha ricordato – si è determinato con l’introduzione del catasto dei fabbricati nel 1994, in sostituzione del catasto urbano, a seguito del quale una circolare del ministero delle finanze confermava, di fatto, l’esclusione dei fabbricati rurali dal pagamento dell’Ici. Circolare poi vanificata dalla citata sentenza delle Corte di Cassazione che stabilisce l’assoggettabilità al pagamento dell’Ici dei fabbricati rurali inseriti nel catasto fabbricati. Si tratta – ha commentato Bertelli – di una situazione di confusione attuativa che mette in difficoltà le amministrazioni, da cui deriva una esigenza urgente di certezza di diritto e la Regione – ha assicurato – si farà parte diligente nelle sedi istituzionali per sollecitare l’emanazione di un provvedimento legislativo che elimini gli elementi di incertezza.
Nella replica il consigliere Muzzarelli ha espresso soddisfazione per la risposta del sottosegretario. “Bisogna – ha detto – che il legislatore si assuma le responsabilità di cambiare la norma. Dobbiamo evitare che le colpe vengano scaricate sulle amministrazioni che tutti i giorni sono al servizio dei cittadini combattendo con tanti problemi”.