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Filippi (FI-PDL): crisi, tagliare stipendi a manager aziende pubbliche

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“Per arginare la crisi in molti Paesi europei sono stati tagliati i compensi milionari dei manager aziendali, in particolare dei dirigenti delle aziende pubbliche o a partecipazione pubblica”. È quanto rileva Fabio Filippi (FI-PDL) un’interpellanza presentata alla Giunta regionale nella quale chiede se “in una fase di crisi strutturale” sia stata valutata da parte della Regione o di altri enti locali l’ipotesi di ridurre gli “stipendi d’oro” dei manager delle aziende pubbliche o a partecipazione pubblica.


“Per dare un segnale di correttezza e sensibilità, coerentemente con gli sviluppi della grave crisi economica che attanaglia il Paese”, suggerisce Filippi, sarebbe opportuno “agganciare le retribuzioni dei manager pubblici all’andamento del mercato borsistico”.
Il consigliere chiede in proposito a quanto corrisponda il compenso dell’amministratore delegato e degli altri top manager di Enìa, “una delle principali multiutility italiane, le cui azioni – ricorda – “nel solo 2008, sono scese di circa il 50%” . Di quali fringe benefit godono – chiede ancora – e per quanti giorni la settimana è garantita la presenza dell’A.D nella sede centrale di Parma e nelle altre sedi?
Enia è oggi controllata al 62% circa dai comuni emiliani (il 44% fa capo a Reggio, Parma e Piacenza e il 18% agli altri piccoli comuni dell’area),- riferisce ancora Filippi, il quale vuole sapere dall’esecutivo regionale “se attualmente i costi dei servizi offerti da Enìa siano diseguali tra Reggio Emilia, Parma e Piacenza, e se vi siano stati degli aumenti nelle tre città tra il 2006 e il 2008”.