Avrebbe dovuto trasportare due medici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena il Cessna 650 che stamane è esploso in volo sui cieli alla periferia sud di Roma nei pressi di Trigoria.
I due medici modenesi che attendevano il suo arrivo a Bologna all’Aeroporto “Guglielmo Marconi” per le 6.30, avvertiti della notizia, sono rientrati al Policlinico verso le 8.00.
Avrebbero dovuto recarsi in Sardegna al Centro Trapianti di Cagliari, dove i colleghi locali stavano eseguendo un prelievo multiorgano su un donatore, il cui fegato era destinato ad un paziente 59enne dell’Emilia Romagna, ricoverato al Policlinico di Modena.
Il prelievo multiorgano è stato comunque eseguito regolamente dai medici sardi e nel tardo pomeriggio, completati tutti gli accertamenti del caso sulla compatibilità dell’organo, l’equipe chirurgica guidata dal prof. Fabrizio di Benedetto della Struttura Complessa di Chirurgia dei Trapianti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, diretta dal prof. Giorgio Enrico Gerunda, potrà eseguire il delicato intervento.
Intanto il ricevente – secondo i medici modenesi – è “tranquillo e sereno”.
La notizia di quanto accaduto ha naturalmente scosso tutto l’ambiente sanitario e medico di Modena, che ora sente su di sé anche la responsabilità di far sì che il sacrificio dei due piloti romani non sia stato inutile.
Cordoglio ai famigliari delle vittime è stato espresso dalla Direzione Generale del Policlinico.