Anche il sindaco di Sassuolo si è accorto dei limiti della legge Bossi-Fini,in particolare per le espulsioni dei clandestini. Ci sono persone che hanno distrutto il documento d’identità e quando vengono fermati per controlli danno false generalità e un paese d’origine diverso dal suo perchè gli accertamenti daranno esito negativo e non verranno espulsi.
Diverse persone sono state fermate e poi rilasciate varie volte, di nuovo libere di bivaccare e commettere reati. Dove rimpatriarli se il consolato del paese straniero,contattato,sostiene che quelle persone non sono suoi cittadini?
Questa situazione esiste da anni ed i politici,di tutti gli schieramenti,non riecono o non vogliono trovare una soluzione.
Il gruppo civico “Conto anch’io a Sassuolo” ritiene che ci sia una soluzione concreta: fare accordi con i paesi da cui provengono gli immigrati (Albania, Algeria, Cina, Croatia,…ecc.) e per chi commette dei reati anche la permanenza in galera deve essere quella del suo paese.
Solo così si potranno eseguire espulsioni in modo più veloce ed in maggiore numero.
Un altro scandalo vero sono i processi interminabili e le scarcerazioni preventive e quelle per decorrenza dei termini, come pure la prescrizione dei reati in tanti casi, dovuta probabilmente spesso dalle montagne di carte bollate.
Sollecitiamo il governo ed i partiti ad intervenire per mettere in pratica la nostra proposta.
Ivano Piccinini, “Conto Anch’io a Sassuolo”