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Spilamberto: due mesi a lezione di Aceto Balsamico Tradizionale

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L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena si racconta e svela i suoi segreti. Dalla storia del prodotto, alla densità dell’aspetto e alla persistenza dei profumi, per arrivare all’armonia dei sapori: è un viaggio alla scoperta delle straordinarie caratteristiche del Balsamico Tradizionale quello che propone la Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena dal 19 febbraio al 6 aprile presso la sua sede di Spilamberto.

E’ la XXV edizione del corso di formazione che si ripete ogni anno sull’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, strutturato in dieci lezioni teoriche e quattro pratiche di assaggio. Il corso 2009 inizia giovedì 19 febbraio alle ore 20.15 e prosegue per i successivi lunedì e giovedì fino al 6 aprile.
Si tratta di lezioni per chi vuole conoscere tutto, ma proprio tutto del prezioso elisir: i partecipanti possono toccare con mano le tecniche antichissime della produzione del re degli aceti. Maestri assaggiatori di grande esperienza spiegano come nasce il Balsamico Tradizionale, dai vigneti alla vendemmia, dalla pigiatura alla cottura del mosto, fino alla costruzione delle botti e alla conduzione dell’acetaia. Ma non solo: è prevista una vera e propria lezione di storia per spiegare l’evoluzione del prodotto da Apicio, cuoco della Roma imperiale, fino al raggiungimento della D.O.P. nel 2000 e una panoramica sulla legislazione vigente. Non mancano “dritte” e suggerimenti per il suo utilizzo in cucina fino ad arrivare all’attesissima prova sul campo: l’assaggio.
L’assaggio – a cui sono dedicate le ultime quattro lezioni del corso – è un vero e proprio rito: va eseguito con calma, in silenzio, con i giusti tempi e con gli strumenti appropriati. I partecipanti al corso vengono guidati nel riconoscere tutti i colori, gli odori e i sapori racchiusi nella complessa storia di ogni Balsamico. Scoprire l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi: il caratteristico colore “bruno scuro, carico e lucente”, l’odore intenso, che nasconde profumi d’uva e sentori leggeri di legni pregiati (da sempre rovere, castagno, gelso, ginepro) e infine il sapore dolce e agro, che si forma attraverso i passaggi nei diversi vaselli che compongono la batteria.
Il corso termina con la presentazione di una “tesina” su argomenti attinenti il prodotto e il rilascio di un diploma che dà la possibilità di accedere alle qualifiche di Allievo Assaggiatore, Assaggiatore e Maestro Assaggiatore di Aceto Balsamico Tradizionale.

Le iscrizioni si raccolgono presso la sede della Consorteria, in via Roncati 28 a Spilamberto, sabato 14 febbraio dalle 15.00 alle 17.00.
Infoline: Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, tel. 059.785959.

Un San Valentino “agrodolce” al Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena invita tutti gli innamorati a festeggiare il giorno di San Valentino in un modo originale e… gustoso. Le coppie che si presentano al Museo sabato 14 e domenica 15 febbraio avranno una piacevole sorpresa: l’ingresso è gratuito per tutte le signore e signorine in dolce compagnia. Gli innamorati possono visitare le sale del Museo, degustare il Balsamico Tradizionale nell’ Acetaia Sociale della Consorteria e, in seguito, recarsi presso l’Ordine del Nocino Modenese, che ha sede nel Torrione medioevale di Spilamberto, e assaggiare il Nocino del Torrione. Qui le Signore dell’Ordine raccontano ai visitatori la leggenda di San Valentino.

Sabato 14 e domenica 15 febbraio il Museo sarà aperto dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Per le visite e le degustazioni di Balsamico e di Nocino è gradita la prenotazione.
Infoline: tel. 059.781614 per prenotare visita al Museo; tel 335.6303613 per prenotare degustazione presso l’Ordine del Nocino.