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Confesercenti Modena appoggia il servizio del Vigile di Quartiere

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E’ un giudizio sostanzialmente positivo quello che Fulgenzio Brevini Responsabile sindacale Confersercenti Area Modena, da in merito all’entrata in servizio del vigile di quartiere: “Non possiamo che condividere ed appoggiare questa decisione. È la risposta che l’amministrazione ha saputo dare di fronte alle richieste in termini di prevenzione e sicurezza avanzate ormai da tempo da cittadini ed esercenti. E’ indispensabile comunque che per attenere risultati concreti e per far sì che le gente abbia una percezione costante della presenza del vigile di quartiere non deve limitarsi a qualche mese di prova ma avere continuità nel tempo”.

Aspetto rilevante questo, per Brevini che aggiunge inoltre l’importanza della figura del vigile di quartiere come soggetto interlocutorio di prim’ordine con cittadini e commercianti: “Sicuramente oltre a catalizzare l’attenzione grazie alla sua presenza nelle zone più a rischio della città ma anche in tutte le altre, favorisce il dialogo tra soggetti, consentendo la raccolta di informazioni importanti (presenza di nomadi, ladruncoli, sospetti, episodi di microcriminalità, luoghi più esposti al rischio rispetto ad altri), finalizzate all’intervento e di conseguenza alla prevenzione e alla sicurezza”.

Un altro punto cui tiene sottolineare Brevini è l’importanza del pattugliamento a piedi: “Oltre per i motivi relativi al dialogo già citati – afferma – la loro presenza in corrispondenza agli orari di chiusura degli esercizi, sia durante la pausa pranzo che in serata, potrebbe scongiurare sul nascere spiacevoli episodi o tentativi di furto a danno di esercenti ma anche di cittadini”.

“Di sicuro – conclude quindi Brevini – un pattugliamento appiedato da parte della polizia municipale porta ad interloquire in maggior misura con i cittadini capire quelle che sono le loro esigenze nei termini di sicurezza oltre che ad un presidio del territorio in maniera capillare. In altri termini una presenza rassicurante. Come rassicurante ed efficiente è anche il pattugliamento dei vigili urbani in motocicletta. Perché allora – suggerisce Brevini – nel caso sorgesse la necessità non provare anche ad abbinare le due presenze?”.