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Norme fiscali: proposta Ascom Bologna

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Ascom Bologna ha sollecitato in questi giorni Governo e Parlamento per abolire la norma fiscale che aumenta di fatto le imposte a carico delle imprese in forma di società per azioni e a responsabilità limitata, a causa di un nuovo limite alla deducibilità degli interessi passivi bancari.

La norma, introdotta dal precedente Governo e mantenuta al momento da quello attuale, troverà quest’anno la sua prima applicazione in sede di dichiarazione dei redditi e dispone in sintesi che gli interessi passivi su fidi e prestiti bancari siano deducibili dal reddito d’impresa solo in parte e non più nella loro sostanziale interezza, come accadeva invece fino all’anno scorso.
In particolare, la deduzione degli oneri finanziari a carico di queste società è prevista fino a concorrenza del 30% del risultato operativo lordo dell’impresa, il ROL, a cui si aggiunge una franchigia transitoria. Gli interessi passivi eccedenti questa aliquota diventano indeducibili nel calcolo delle imposte sui redditi dell’anno e saranno portati in eventuale deduzione negli esercizi futuri. In sintesi, a causa di questo nuovo meccanismo, le imprese pagheranno presto tasse sui già elevati interessi passivi bancari sostenuti nel 2008, con evidente, ingiusta e incomprensibile penalizzazione.

Il Governo deve evitare che le imprese subiscano effetti tanto iniqui, proprio nel momento in cui il sistema produttivo e commerciale è alle prese con la pesante crisi economica ed occupazionale ed è per questo che Ascom Bologna sollecita la veloce adozione di un decreto che neutralizzi l’applicazione di questa norma fiscale, ripristinando il previgente sistema.
Sarebbe, di tutta evidenza, un segnale concreto di piena vicinanza alle imprese società di capitali, qualunque sia la loro attività economica e senza distinzioni fra settori produttivi di appartenenza.