Lo sport e il calcio possono unire anche dove la guerra ha scavato un solco profondo. E’ il messaggio di fondo del documentario “Mostar united”, diretto dalla regista modenese Claudia Tosi, che sarà presentato in anteprima nazionale a Modena venerdì 27 febbraio (ore 17) nel teatro del Collegio S.Carlo (via S.Carlo 5) nel corso di una iniziativa pubblica promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena.
Alla proiezione intervengono la regista Claudia Tosi, Stefano Vaccari, assessore provinciale allo Sport, Massimo Giusti, vice presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena che illustrerà le iniziative sportive finanziate dalla Fondazione nel 2008, e Matteo Richetti, consigliere regionale dell’Emilia Romagna. Il film è stato sostenuto, tra gli altri, dalla Provincia di Modena e dall’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna.
«Presentiamo in anteprima questa produzione – afferma Vaccari – frutto della passione di una giovane regista modenese che ha incontrato a Mostar persone coraggiose che nonostante la pesante eredità della guerra ancora credono nello sport come uno strumento di pace e di fratellanza tra i popoli».
Il documentario condensa in 54 minuti oltre 100 ore di riprese e interviste girate in quattro anni a Mostar, la città della Bosnia-Erzegovina duramente colpita dalla guerra nel 1992.
«Volevo fare un film sulla Mostar che non ho conosciuto- spiega la regista – quella che la mia migliore amica, una ragazza mostarina, ricordava come una città gioiosa e multiculturale, prima che la guerra e il nazionalismo la spaccassero in due e la avvelenassero. Ho cercato ciò che poteva essere sopravvissuto, ammesso che qualcosa lo fosse, di quel passato in cui Mostar era la città di tutti. E’ così che ho trovato il Velez football club. Prima del ’92, anno in cui esplose il conflitto, tutta la città andava allo stadio a gridare “Mostar nel cuore, Velez fino alla tomba”. Con la guerra tutto è cambiato».
Mostar United è stato selezionato in concorso al Festival del Film documentario di Amsterdam (Idfa), al Filmmaker Film Festival di Milano e al Trieste Film Festival dove si è aggiudicato il secondo premio del Pubblico. Parteciperà all’ International Film Festival and Forum on Human Rights di Ginevra a metà marzo 2009.
La storia dei ragazzi del settore giovanile del Velez
“Mostar united” è una co-produzione italo-slovena, in associazione con Multicanal (Spagna), Pbs BiH (Bosnia-Erzegovina), Tsi (Svizzera), Nrk (Norvegia), Lichtpunt (Belgio), TV Slovenjia (Slovenia), Yle (Finlandia).
Il progetto è stato sviluppato grazie al Programma Media dell’Unione europea.
Protagonisti sono i ragazzi del settore giovanile del Velez, storica squadra della città, allenata da Mensud Durakovic che ancora oggi non si rassegna a vivere in una città divisa croati e bosniaci e dove anche il calcio non è sfuggito ai veleni della guerra.
Come racconta Claudia Tosi, regista del film, «oggi le squadre della città sono due. Il Velez non è più l’orgoglio di tutti, come avveniva prima della guerra, ma rappresenta una sola parte della città, e durante i derby tra le due squadre di Mostar, l’atmosfera è quella dello stato di assedio, con un migliaio di agenti, tra poliziotti, forze internazionali e guardie di sicurezza».
Nel quartier generale del Velez, uno stabile crivellato dalle granate e dai proiettili dei mitra, Mensud e i suoi ragazzi non hanno smesso però di credere nell’unità, continuano a combattere la mentalità nazionalista e sul campo della loro scuola calcio tutte le nazionalità sono benvenute.
«Appena ho conosciuto Mensud – continua la regista modenese – allenatore di un esercito di ragazzini e direttore della scuola, non ho avuto dubbi che dovesse essere il mio protagonista. Attraverso il rapporto tra lui, il figlio e la città ho cercato di raccontare la lotta per sconfiggere il nazionalismo e riportare in vita la città di tutti».
Il figlio di Mensud, Dzenan, il più bravo dei giovani calciatori del Velez, sogna di giocare in futuro in un club europeo. Come tutti i ragazzi del settore giovanile non ricorda la guerra ma il conflitto continua ad accompagnarli, come testimonia la divisione delle classi nella scuola di Dzenan tra studenti bosniaci e studenti croati.
Claudia Tosi è nata a Modena nel 1970. Ha studiato filosofia alla facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna. Nel 2004 realizza “Private Fragments of Bosnia”, Miglior Documentario al Genova Film Festival 2004 e al Mediterraneo Video Festival, 2005; selezionato all’Idfa 2004; a One World Human Rights festival, Praga, 2005; al Festival de’ Popoli, 2005.
Il trailer del film è disponibile nel sito Idfa.