Fermata di due ore (le ultime del turno lavorativo) oggi pomeriggio, giovedì 26 febbraio 2009, dalle ore 15 alle 17 alla Salami di Modena, azienda metalmeccanica che produce componentistica oleoidraulica, per protestare contro il mancato accordo sulla cassa integrazione guadagni. La Fiom-Cgil e la Rsu insieme ai lavoratori hanno dato vita in queste due ore ad un presidio davanti ai cancelli dell’azienda in via Emilia Ovest.
L’azione  di lotta è stata decisa al termine dell’assemblea dei lavoratori, riunita nel primo  pomeriggio,  contro  la  decisione  aziendale  di  non anticipare i ratei mensili della cassa integrazione ordinaria, penalizzando così fortemente i salari dei lavoratori per i prossimi mesi.
Per  far  fronte ad una situazione di crisi produttiva dovuta al calo degli ordini,  l’azienda  ha  infatti  aperto una procedura di Cigo a rotazione a settimane  alterne,  dal  1°  marzo  sino  a  fine  maggio, per tutti i 120 addetti,  operai  e impiegati. Senza l’anticipo della cassa integrazione il salario  dei  lavoratori  sarà  fortemente decurtato nei prossimi tre mesi,
conteggiando soltanto le settimane effettivamente lavorate.
Da novembre  scorso  a  oggi,  i  lavoratori  della Salami hanno già fatto periodi  di riduzioni di orario di lavoro e diverse giornate di sospensione
con  cassa  integrazione. Sino ad ora però l’azienda aveva sempre garantito gli  anticipi  della  Cig.  Con  la decisione di oggi, la Salami è la prima azienda  in  provincia  di Modena che non è in grado di pagare gli anticipi della cassa integrazione.
 
            




