La Rsu, Fim-Cisl e Fiom-Cgil, al termine dell’assemblea di ieri delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Omga, convocata per fare il punto sullo stato della vertenza dopo l’incontro di mercoledì 24 febbraio, hanno proclamato ulteriori 2 ore di sciopero per lunedì 2 marzo dalle ore 15.30 con presidio davanti all’azienda sulla via Carpi Ravarino a Limidi.
E’ inoltre stato chiesto l’intervento delle  istituzioni locali e provinciali affinché  convochino le  parti e svolgano un ruolo attivo per ricercare una soluzione che salvaguardi l’azienda e l’occupazione.
Le  lavoratrici  e  i  lavoratori  non  si  rassegnano  alla prospettiva di chiusura  dell’impresa  e mettono in campo tutta la loro determinazione per scongiurare  questa  eventualità,  anche  se quanto emerso nell’incontro di mercoledì  24  febbraio  tra  azienda,  RSU  e organizzazioni sindacali non
rappresenta  in  alcun modo un passo in avanti verso una positiva soluzione di questa difficile vertenza.
L’azienda  ha infatti presentato un piano industriale che prevede un numero di  lavoratori  e  lavoratrici  inferiore  rispetto a quanto proposto negli incontri precedenti, allontanando nei fatti la possibilità di un accordo. A
questo  punto, le posizioni assunte  dall’azienda, paiono rappresentare unicamente  il  tentativo  di  scaricare  le responsabilità di un eventuale
mancato  accordo  e  del fallimento sulle Organizzazioni sindacali, che, al contrario  non si sentono in alcun modo responsabili nel caso in cui ciò si dovesse verificare.
E’  chiara  la  consapevolezza che la richiesta di incontro convocato dalle Istituzioni non può essere di per sé un fatto che automaticamente risolve i problemi. Per dare  una  svolta  positiva alla vertenza è assolutamente necessario  che  dall’azienda  vengano segnali chiari ed inequivocabili che rendano  esplicita  la  volontà  di ricercare un accordo, i tempi si stanno
riducendo ma l’accordo è ancora possibile.
Rsu Omega
Fim-Csil, Fiom-Cgil
 
            




