Tetyana Ponomarenko, l’ucraina di 36 anni che il 24 febbraio a Bologna ha ucciso in un appartamento di via Mantegna con 27 coltellate Yaroslava Mochalova, diciannovenne figlia della sua migliore amica e punto di riferimento della sua vita nel capoluogo emiliano, ha avuto un vuoto nella ricostruzione dell’omicidio che ha commesso.
Tetyana e’ stata interrogata questa mattina dal Gip Valentina Tecilla, presente il Pm Flavio Lazzarini, nella camera del reparto Chirurgia d’Urgenza dell’ospedale Maggiore dove e’ stata ricoverata – e piantonata – subito dopo l’omicidio visto che aveva tentato di uccidersi. Il Gip alla fine ha convalidato l’ arresto e l’accusa di omicidio volontario e disposto la custodia in carcere, una volta che potra’ essere dimessa dall’ospedale.
”Non mi so spiegare – ha detto ai magistrati la donna ancora sofferente e che e’ difesa dall’avv.Antonio Gambetti – non ricordo quello che e’ accaduto da un certo punto in poi.
Ricordo che Yaroslava mi ha preparato un the e che non stavo bene. Poi non ricordo nulla”.