Sciopero di 8 ore oggi con presidio  davanti  ai cancelli all’azienda metalmeccanica  Fratelli  Serioli  di  Finale Emilia contro la decisione di
licenziare 9 addetti per fronteggiare la momentanea crisi aziendale.
L’azienda, che lavora in contro terzi per   importanti  aziende metalmeccaniche  della provincia, conta oltre 30 addetti che già a dicembre 2008  hanno  fatto  alcune settimane di cassa integrazione e a gennaio sono stati sospesi facendo ricorso a periodi di ferie retribuiti.
Attualmente  l’azienda  dichiara  un  crollo  degli  ordinativi di circa il 70-80%  da parte delle aziende committenti e l’11 febbraio scorso ha aperto la procedura di mobilità per 9 addetti.
La Fiom/Cgil ha chiesto di subordinare le uscite a criteri di volontarietà e incentivazione all’esodo, ma l’azienda ha offerto incentivi assolutamente
insoddisfacenti  per  giovani  lavoratori – la media è sui 30-40 anni – che improvvisamente   si   ritroverebbero   senza  lavoro  e  stante  l’attuale situazione  di  crisi economico-finanziaria, con scarsissime possibilità di
trovare a breve altre occupazioni.
La Fiom tiene a precisare che, mentre altre aziende medio-piccole del settore  metalmeccanico stanno affrontando la crisi con  l’utilizzo di ammortizzatori sociali, la Serioli ha invece adottato una procedura più drastica  aprendo, prima azienda nel comune di Finale Emilia, una procedura di mobilità.
Al  presidio  di  stamattina  ha  portato  la sua solidarietà anche il vice sindaco di  Finale Emilia Angelo D’Aiello che è stato ricevuto in un primo
incontro con la proprietà e i sindacati.
D’Aiello  ha  convocato  nuovamente  le parti in un incontro con il sindaco Raimondo  Soragni  oggi  pomeriggio in Municipio (ore 14-15) per cercare di trovare una soluzione e offrire le più ampie tutele possibili ai lavoratori della Serioli.
 
            




