Home Bologna Sulpm Bologna: storie di ordinaria violenza

Sulpm Bologna: storie di ordinaria violenza

# ora in onda #
...............




Stamattina verso le 10 (ieri per chi legge), un ”decano” del Reparto Infortunistica
parcheggiava la propria vettura nel parcheggio antistante il Comando di Polizia Municipale di Bologna. Quasi contemporaneamente una macchina usciva dallo stesso parcheggio e
collideva un motorino delle poste, che si trovava in sosta, facendolo cadere a terra; il postino, che stava consegnando la posta presso il Comando, resosi conto dell’incidente, si avvicinava all’automobilista, cominciando a discutere dell’incidente appena avvenuto.

Il collega, nonostante fosse fuori servizio, si avvicinava e spiegava ai due, entrambi italiani, come fare per compilare la constatazione amichevole. Sembrava tutto a posto, come tanti altri piccoli incidenti dove le persone si
accordano civilmente e senza problemi…invece accadeva l’imprevisto!
Mentre l’agente si recava verso il proprio Comando, l’automobilista colpiva a pugni il volto del postino, che cadeva a terra col setto nasale
rotto. Rapidamente l’agente tornava sui suoi passi, si frapponeva tra i due e bloccava l’automobilista fuori di sè, prima che questi potesse colpire ancora, in questo aiutato pochi istanti dopo da altri agenti che intervenivano subito. Il postino veniva subito soccorso dagli agenti e poi trasportato all’ ospedale, mentre l’aggressore veniva identificato.

Nel pomeriggio, poco dopo le 16, a finire sotto i colpi di un aggressore violento e senza scrupoli, era una pattuglia di Polizia Municipale del
Quartiere Reno. I tre agenti (due uomini ed una donna) svolgevano un controllo di routine all’interno di un bar del quartiere Barca: mentre
tranquillamente esaminavano i documenti richiesti con il barista, entrava un uomo, italiano, che iniziava ad insultarli pesantemente e con estrema volgare aggressività. Stupiti da tanta immotivata ed inspiegata violenza verbale, gli agenti lo invitavano a calmarsi ed a mantenere un contegno diverso, ma il soggetto, anzichè tranquillizzarsi, in un crescendo di violenza verbale, passava improvvisamente e senza alcun segno premonitore alla vera e propria violenza fisica, colpendo uno degli agenti al volto ed
al ventre. Nel tentativo di bloccarlo, iniziava così un violento parapiglia tra il violento e due agenti all’interno del bar, mentre la terza agente lanciava l’allarme; giungevano sul posto alcune pattuglie e tornava finalmente la calma. L’aggressore veniva tratto in arresto e
veniva accompagnato in cella con l’auto modificata per i fermati (a riprova della sua estrema utilità, il soggetto continuava la sua folle
violenza contro l’interno dell’abitacolo protetto, con testate e calci), dove attenderà il processo che si terrà domattina. I due agenti aggrediti
venivano invece trasportati all’ ospedale, dove venivano refertati per le ferite riportate.

Si allunga così l’elenco di poliziotti locali feriti in servizio; uomini e donne della polizia municipale che, pur non esitando ad affrontare persone violente anche fuori servizio, non possono difendersi perchè immotivati ed anacronistici divieti dei sistemi di protezione individuale
come lo spray antiaggressione vengono posti proprio da chi dovrebbe avere, come sua principale cura, la tutela dei propri dipendenti più esposti al rischio di aggressioni e di pestaggi.
E se a livello nazionale, dopo la manifestazione del SULPM davanti al Senato e alla casa del premier ad Arcore, sembra finalmente prendere il
via la riforma della legge sulla Polizia Locale, molto ancora rimane da fare nelle amministrazioni locali, per garantire la tutela del personale e l’investimento in mezzi e dotazioni per la reale sicurezza del territorio.

(La Segreteria Aziendale SULPM di Bologna)