Il Decreto Legge sulle quote latte approvato dal
Senato è senza dubbio migliore rispetto a quello proposto dal Governo: è quanto affermano le associazioni cooperative Fedagri/Confcooperative e Legacoop Agroalimentare dell’Emilia Romagna e le organizzazioni agricole regionali Cia e Confagricoltura. Le modifiche introdotte nel provvedimento, ed in particolare la rinuncia preventiva ai contenziosi da parte dei produttori che accederanno alla rateizzazione, vanno infatti nella direzione di garantire equità tra i produttori.
Ciò nonostante, secondo le organizzazioni agricole e cooperative dell’Emilia Romagna rimangono inevase alcune richieste fondamentali, quali l’aumento consistente della dotazione finanziaria del Fondo che deve essere destinato esclusivamente agli allevatori che hanno acquistato quote, il superamento della eccessiva penalizzazione per coloro che hanno
oltrepassato del 6% il proprio livello produttivo, la priorità di assegnazione a chi ha affittato la quota rispetto agli splafonatori e l’abbinamento dell’assegnazione della quota alla certezza dell’adesione al piano di rateizzazione con il pagamento della prima rata.
Contemporaneamente, il mondo agricolo e cooperativo esprime apprezzamento per la proroga al 31 dicembre 2009 delle agevolazioni previdenziali per le aree svantaggiate e montane, mentre ribadisce l’esigenza di individuare
una adeguata dotazione finanziaria per il Fondo di solidarietà nazionale per gli anni 2008 e 2009. Fattori strutturali, questi, indispensabili per
mantenere la competitività delle imprese agricole impegnate a fronteggiare una crisi economica senza precedenti.
Queste richieste sono state presentate ai Parlamentari eletti in Emilia
Romagna in occasione della manifestazione pubblica organizzata in questi giorni a Reggio Emilia unitariamente da Fedagri/Confcooperative, Legacoop
Agroalimentare, Cia e Confagricoltura.