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Modena: operazione ”Medusa”, plauso da più parti

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L’operazione ‘Medusa’ condotta dalla
polizia di Modena contro le infiltrazioni camorristiche dei Casalesi e’ stata sottolineata con soddisfazione da piu’ parti: il sindacato di polizia penitenziaria SAPPE sottolinea l’importanza della ‘fattiva collaborazione’ tra Nucleo investigativo della polizia penitenziaria di Roma e Questura di Modena.

Plauso anche dall’esponente del Pdl Isabella Bertolini, , per la quale “e’ indubbio che la camorra a Modena abbia alzato il tiro, con l’intenzione di inquinare alla radice il tessuto economico e sociale”. “A pochi giorni dalla scoperta che Modena era centro di attivita’ legate all’ndrangheta, dall’operazione della Polizia di oggi – sottolinea la parlamentare modenese -emerge che, dopo 20 anni di radicamento territoriale, la camorra ha allargato il proprio campo d’azione, coinvolgendo nella propria azione criminosa addirittura agenti della Polizia penitenziaria. Tutto cio’ e’ inquietante. Non c’e’ piu’ tempo da perdere. Lo Stato sta dando risposte forti e positive sul piano investigativo e della repressione del fenomeno. E’ ora che le Istituzioni locali abbandonino il terreno dei tavoli e delle dichiarazioni di intenti, per spostarsi su quello dell’impegno sul campo e dei fatti concreti”.


Esprime sincero apprezzamento Confesercenti Modena per l’operazione portata oggi a termine dalla Polizia locale, che ha portato all’arresto di 5 persone legate alle attività di esponenti del clan dei Casalesi sul nostro territorio.

Il successo di operazioni come queste, che ha visto le indagini essere avviate nel 2007, è la chiara riprova del fondamentale contributo che una efficace attività investigativa può dare nella lotta contro la criminalità organizzata. Impossibile non sottolineare comunque come ancora una volta si abbia avuta la conferma della presenza della criminalità organizzata nel tessuto economico locale.

Si è sempre temuto che nella nostra realtà il pericolo principale venisse dall’infiltrazione di stampo mafioso limitatamente all’ambito dell’edilizia, ma le indagini che hanno portato agli arresti di oggi evidenziano una crescente presenza della criminalità organizzata anche in altri settori della vita sociale ed economica. Il protrarsi della grave crisi economico-finanziaria rende oggettivamente le imprese più vulnerabili al rischio di infiltrazione mafiose in tutti i settori produttivi, un pericolo che richiede un maggior controllo da parte delle Forze dell’Ordine e delle autorità responsabile dei controlli fiscali sul territorio.

Ci pare infine doveroso sottolineare, conclude Confesercenti che di fronte ai fatti odierni, è necessario elevare la soglia di attenzione del mondo delle associazioni, del sistema istituzionale, unitamente allo sviluppo e al rafforzamento dell’attività di contrasto da parte delle forze dell’ordine e della magistratura.


Ascom Confcommercio esprime apprezzamento per le Forze dell’Ordine che, nell’ambito dell’operazione denominata “Medusa”, hanno bloccato un sinistro progetto della delinquenza organizzata nel territorio modenese.

I provvedimenti di fermo emessi anche nei confronti di agenti della Polizia Penitenziaria , non inficiano la fiducia verso le Forze dell’Ordine che dimostrano, anzi, la capacità di individuare ed espellere quanto di sbagliato si annida anche al proprio interno. D’altra parte anche questo dimostra come le mire di questa subdola delinquenza, non si limiti alle attività estorsive, ma tenti d’infiltrarsi negli apparati amministrativi, oltre che nelle aziende alle prese con la stagnazione economica.

Ascom Confcommercio incoraggia l’azione delle Forze dell’Ordine, ribadendo l’invito a tutte le Istituzioni a non abbassare la guardia per allontanare la esecrabile minaccia di queste forme di malaffare.


«Ringrazio le forze dell’ordine per la brillante operazione che ha portato all’arresto di cinque affiliati al clan dei Casalesi, esprimendo anche piena solidarietà al magistrato di sorveglianza per le minacce ricevute. Le istituzioni sono al fianco di chi sta operando per estirpare il grave fenomeno delle infiltrazioni della malavita organizzata nel tessuto economico e sociale modenese». Ad affermarlo è il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il quale ricorda come pochi giorni fa sia stata dedicata a questo problema una seduta straordinaria del Consiglio provinciale.



«In quell’occasione – ricorda il presidente Sabattini – è stato approvato all’unanimità un documento che, oltre ad esprimere preoccupazione per l’infiltrazione nel territorio provinciale di organizzazioni mafiose che con metodi illegali compromettono il corretto svolgimento degli appalti e la crescita di interi comparti economici, chiede un rafforzamento degli organici di polizia e un maggior coordinamento degli inquirenti per consentire un più puntuale controllo del territorio. Alla luce di quanto sta emergendo dalle indagini – conclude il presidente della Provincia – credo che quest’ultima istanza meriti risposta urgente da parte del governo».


“E’ un ottimo lavoro, che esprime la qualità degli investigatori della Questura di Modena quando sono messi nelle condizioni di svolgere al meglio le loro funzioni e sottolinea l’attenzione che la Procura della Repubblica e la Direzione Distrettuale Antimafia riservano a queste indagini. Un ottimo lavoro da proseguire”. E’ il commento del Sindaco Pighi all’operazione contro i clan dei casalesi portata a termine tra la scorsa notte e la giornata di oggi.
“Certo -prosegue il Sindaco- insieme all’apprezzamento, non si può nascondere la preoccupazione: l’indagine, infatti, dimostra come le infiltrazioni abbiano già raggiunto livelli allarmanti. Non è una novità, ma proprio per questo serve tutto l’impegno possibile da parte delle Istituzioni, delle organizzazioni economiche e dei sindacati, specie in un momento di grave difficoltà per l’economia. Noi abbiamo chiesto l’adeguamento degli organici di Polizia e Magistratura -conclude il Sindaco- oggi abbiamo la conferma di come quella richiesta sia quanto mai attuale.”