Home Attualita' Google scopre l’origine del Tricolore: la sollevazione di Bologna del 1794

Google scopre l’origine del Tricolore: la sollevazione di Bologna del 1794

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Lo rende noto il ‘Comitato Guglielmo Marconi’ di Bologna che ha interamente pubblicato sul sito Radio Marconi il testo scritto da Augusto Aglebert sessantacinque anni dopo gli eventi, scoperto dal motore di ricerca Google Libri, e segue di poche settimane un altro importante ritrovamento, il volume dello storico Felice Venosta ‘Luigi Zamboni, primo martire della libertà italiana’, coevo dell’Aglebert, anch’egli attento a ricostruire l’importante momento storico.


Google, com’è noto, sta mettendo in rete tutti i libri storici del mondo, con lo scopo di mettere a disposizione dei ricercatori la più corposa biblioteca che si potesse immaginare. Il libro di Venosta è stato scoperto nella biblioteca dell’Università di Harvard di Cambridge, Massachusetts, negli Stati Uniti d’America e, conoscendone il titolo esatto è stato possibile accertare che esso si trovava anche in Italia. La stessa cosa è accaduta con lo studio dell’Aglebert pubblicato in due edizioni a vent’anni l’una dall’altra.
Aglebert e Venosta riassumono i fatti appresi da testimoni diretti bolognesi esuli a Londra.

Nel 1794 Luigi Zamboni e Giovanni Battista De Rolandis, studenti nell’università felsinea, tentano una sommossa al fine di abbattere il potere assolutista. I due però sono catturati e imprigionati nelle carceri del ‘Torrone’. Zamboni sarà trovato morto nella cella dell’ ‘Inferno’, mentre De Rolandis, orrendamente torturato dal Tribunale dell’Inquisizione, sarà avviato al capestro l’anno dopo, nel 1796, due mesi prima dell’arrivo di Napoleone.
Aglebert e Venosta svelano che la mamma e la zia dello Zamboni avevano confezionato bandiere e coccarde tricolore, appuntate sulle giubbe dei rivoltosi come distintivo di riconoscimento. A Bologna fu approvato un’importate documento datato 18 ottobre 1796: “In congregazione di Magistrati e Deputati aggiunti, di fronte ai cittadini De Bianchi, Segni, Malvezzi Isolani Angelelli, Bargellini, Cospi, Marescalchi, Bentivoglio, il sindaco Gavazzi, il prosindaco Tacconi e l’avv. Antonio Aldini’. Richiesto quali siano i colori nazionali per formare una nuova bandiera, la congregazione dei magistrati si è risposto il Verde, il Bianco ed il Rosso”. (Atto conservato all’Archivio di Stato di Bologna, Atti dei Magistrati Assunti, fascicolo ottobre-novembre, foglio 542).
La coccarda, simbolo simbolo allegorico di ‘Giustizia libertà e uguaglianza’, nel corso dell’assemblea di Reggio Emilia del 7 gennaio 1797 darà vita alla bandiera italiana. Il drappo verde, bianco e rosso, nello stesso ordine, sarà poi riconosciuto da Carlo Alberto nel marzo del 1848, come vessillo di Risorgimento per la formazione di una nuova unita Italia.