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Fini: ”Ora comincia la sfida più difficile”

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Il congresso di Alleanza nazionale ha approvato all’unanimita’ la mozione per la confluenza nel Pdl. “An insieme a Fi e agli altri soggetti costituenti – si legge nel documento – si appresta a dar vita al nuovo movimento politico denominato Pdl”.

L’annuncio dopo la votazione per alzata di mano lo ha dato il reggente del partito, Ignazio La Russa.”Oggi si chiude una lunga fase della nostra storia, della storia della destra”. Nella seconda e ultima giornata del congresso, il presidente della Camera Gianfranco Fini, arrivato insieme alla compagna Elisabetta Tulliani poco prima di mezzogiorno, ad inizio intervento ha subito ammesso la propria emozione. E ha aggiunto: “Il Pd ha dato vita ad una fusione fredda. Il Pdl dara’ vita ad una fusione piu’ calda, basata sulla condivisione dei valori”. Il Popolo della libertà, ”puo’ guardare con fiducia a questo ultimo atto perche’ i valori di riferimento ci sono e sono gli stessi, sono quelli del Ppe. La difficolta’ del Pd e’ stata non solo nel leader non accettato da tutti ma l’incertezza sulla collocazione europea”. “Noi non abbiamo difficolta’ – ha continuato – a indicare i nostri valori di riferimenti: sono quelli del Ppe, c’e’ la dignita’ della persona, la laicita’ delle istituzioni”.Il presidente della Camera ha poi voluto precisare che nel Popolo della Libertà non c’e’ un problema di leadership, ma quello di “garantire che non sia un partito di una sola persona ma un partito della nazione”. Del resto, ha detto, “il Pdl ha un leader che e’ Berlusconi ed e’ di tutta evidenza. Dopodiche’ Berlusconi stesso sa perfettamente che una leadership forte e riconosciuta non puo’ in alcun caso essere il culto della personalita’”. Questo perché “un conto e’ essere leader – ha spiegato Fini – un conto e’ pensare che solo un leader puo’ dare un contributo di idee, di impegno, di soluzioni politiche, di sintesi”.”Sarebbe miope – ha proseguito la terza carica dello Stato – pensare al Pdl solo con l’ottica della fusione tra organigrammi, la vera questione e’ quale progetto per l’Italia di domani”. Nel nuovo soggetto unitario del centrodestra “ci dobbiamo mettere tutti in discussione, io per primo, ne sono cosciente e accetto la sfida”. Ad ogni modo il Pdl “non puo’ essere un partito di destra, ma i valori della destra saranno il lievito, il valore aggiunto” afferma Fini, aggiungendo che il partito sara’ “unitario”, ma non ci sara’ il pensiero unico: “C’e’ contraddizione tra liberta’ e pensiero unico”.Certo, ha ammesso, “noi con Fi abbiamo avuto alti e bassi”, ma “mai rotture insanabili”. “In quindici anni di alleanza elettorale siamo stati con Berlusconi nella buona e cattiva sorte” ha sottolineato il presidente della Camera, che ha concluso: ”Oggi finisce Alleanza nazionale e nasce il Pdl”. Nuovo partito in cui entrare con convinzione perche’ “comincia adesso la sfida piu’ difficile” e “siamo chiamati a fare i conti con gli italiani di domani. Nel Pdl entrino coloro che ci credono”, ha incalzato. “Non dobbiamo avere paura del futuro”.E alla fine l’emozione non e’ riuscito a trattenerla. Come aveva previsto, infatti, Fini si e’ commosso al momento di salutare la platea dei delegati all’ultimo congresso. L’intero padiglione 8 ha così tributato al fondatore e traghettatore della destra italiana verso le istituzioni una calorosa ovazione in piedi durata diversi minuti, mentre veniva abbracciato sul palco da tutto lo Stato maggiore del partito.

Fonte: Adnkronos