Non passano al Senato gli emendamenti volti a sopprimere il comma 6 dell’articolo 3 del ddl Calabrò sul testamento biologico, ovvero quel passaggio del provvedimento che vieta la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione artificiali, riconoscendoli come forme di sostegno vitale.
Nonostante il voto segreto, la maggioranza dunque tiene e gli emendamenti soppressivi totalizzano 164 voti contrari, 105 favorevoli e 9 astensioni. Il Pd, nelle dichiarazioni di voto, non è apparso compatto. Il presidente dei senatori democratici Anna Finocchiaro ha votato a favore dell’emendamento soppressivo del comma 6, seguita da Gerardo D’Ambrosio che si è dichiarato a favore della proposta di modifica. Mentre Emanuela Baio ha dichiarato che avrebbe votato contro l’emendamento. Tra le proposte di modifica ‘soppressive’, una era firmata anche dal senatore Umberto Veronesi.”Mai – ha sottolineato la senatrice radicale e vicepresidente del Senato Emma Bonino, nel richiamare l’attenzione sui 4 emendamenti che intendevano sopprimere il comma 6 dell’articolo 3 – si dovrebbe consentire allo Stato di disporre del corpo dei cittadini, non è un problema sanitario, né tantomeno un problema tra laici e cattolici o destra e sinistra. Così obbligate al sondino a vita”.Non passa nemmeno l’emendamento, a prima firma Finocchiaro, volto a introdurre, sempre all’articolo 3, la possibilità di sospendere l’alimentazione qualora fosse previsto nelle dichiarazioni anticipate di trattamento. La proposta di modifica (”un ponte lanciato tra due mondi, tra due diversi modi di concepire le libertà, i valori, la vita”, ha sottolineato l’esponente Pd) ha ottenuto 122 voti favorevoli e 153 contrari. Tre gli astenuti. Dal dibattito sul ddl, ha poi commentato delusa il presidente dei senatori del Pd, “non mi aspetto più niente”. e esclusiva di quelle configurate come accanimento terapeutico’.In aula l’appello del senatore Pd Ignazio Marino che nel chiedere l’ok ad un emendamento, poi bocciato, in cui si affermava che ogni trattamento sanitario può essere rifiutato dalla persona ha ricordato che “non stiamo parlando di casi come quello tragico di Eluana Englaro”. ”Stiamo parlando di tutti noi – ha affermato Marino – e stiamo parlando di un problema di libertà individuale che non può non essere garantito dalla Costituzione. Non sono parole, queste, di un pericoloso sovversivo, ma di Aldo Moro che ribadiva: ‘non possono essere imposte obbligatoriamente ai cittadini pratiche sanitarie'”.Non usa mezzi termini Beppino Englaro, intervistato dall’emittente romana Radio Città Futura: “Cancellare l’idea costituzionale del diritto inviolabile della libertà della persona è inaccettabile”. Il papà di Eluana torna a contestare i principi alla base del disegno di legge sul testamento biologico: “Si va contro la naturalità. Nessuno può avere il potere di costringere altri a vivere senza limiti”.
Fonte: Adnkronos