Sono stati presentati oggi a Palazzo d’Accursio i Contratti di Servizio stipulati tra il Comune di Bologna e le singole ASP (Aziende Servizi alla
Persona). I contratti sono stati firmati il 25 marzo scorso dai direttori dei settori Coordinamento Sociale e Salute e Istruzione e Politiche delle Differenze, dal direttore del Distretto AUSL di Bologna e dai Direttori Generali delle ASP Giovanni XXIII, IRIDeS e Opera Pia dei Poveri Vergognosi.
Alla conferenza stampa odierna erano presenti il sindaco Sergio Cofferati, il vicesindaco e assessore alla salute e ai servizi Sociali Giuseppe Paruolo, l’assessora Scuola, Formazione e Politiche delle Differenze Maria Virgilio, il direttore generale dell’azienda Usl di Bologna Francesco Ripa di Meana, il direttore del settore Coordinamento Sociale e Salute Raffaele Tomba, i presidenti delle Asp Giovanni XXIII, e IRIDeS, ripettivamente Gianni De Plato e Elena Guarino, e un rappresentante dell’Opera Pia dei
Poveri Vergognosi.
Si conclude così l’attuazione del “Cantiere del nuovo welfare cittadino”, avviato dal Consiglio Comunale nel dicembre 2006. Il progetto è stato così realizzato in tutti i suoi obiettivi e nel prossimo mandato potrà essere perfezionato dal punto di vista operativo.
Allo stesso tempo, la stipulazione dei Contratti di Servizio disegna concretamente il futuro delle ASP, che divengono rilevanti sedi diproduzione dei servizi sociali, in un quadro di programmazione governata dal Comune.
I Contratti di servizio, pur prevedendo una durata di nove anni, delineano un percorso di aggiornamento annuale degli obiettivi e, conseguentemente, delle risorse in gioco. Si ha quindi allo stesso tempo una stabilità di
relazioni, che favorisce gli investimenti infrastrutturali e lo sviluppo delle risorse umane, e una flessibilità programmatoria, che è garanzia di una coerenza tra dinamica del contesto sociale e risposte del sistema di
welfare. Nei Contratti sono anche previste le modalità di monitoraggio continuo e di valutazione dei risultati.
Anche le relazioni tra Comune e ASP si ispirano ai principi della riforma avviata con il Cantiere del welfare:
– integrazione delle politiche per i servizi alla persona (alle ASP sono assegnati sia servizi sociali che educativi);
– separazione tra le funzioni di governo e le funzioni di gestione (le ASP si rendono responsabili della gestione, alleggerendo di tali funzioni il Comune, che può quindi concentrarsi sulla governance del sistema integrato, sulla promozione sociale, sui percorsi di accesso ai servizi);
– separazione tra le funzioni di accesso ai servizi e la realizzazione del programma assistenziale individualizzato (I servizi sociali territoriali
dei Quartieri svolgono le attività per l’accesso ai servizi – informazione, analisi dei bisogni, programmazione del piano assistenziale, responsabilità dei casi in carico – mentre le ASP si occupano della realizzazione dei
Programmi assistenziali).