Cinque appuntamenti per capire la crisi economica e interpretare come le persone possono comportarsi e agire per contribuire al rilancio e allo sviluppo del paese. “Ma cos’è questa crisi” è la manifestazione promossa dalla Gabella di via Roma che vedrà protagonisti alcuni dei maggiori esperti di economia a livello nazionale: Stefano Lepri, Francesco Daveri, Bruno Amoroso, Emanuela Scarpellini e Carlo Martigli.
La rassegna “Ma cos’è questa crisi” avrà inizio oggi – lunedì 20 aprile – alle ore 21, il titolo ha origine da una delle canzoni più note del Futurismo Italiano, firmata da Rodolfo De Angelis cantautore, giornalista, scrittore, pittore, amico di Marinetti. La canzone fu scritta nel 1930, a seguito della crisi di Wall Street.
Primo incontro con “La finanziaria siamo noi” con Stefano Lepri. Nel Sessantotto Lepri ha cominciato a pensare che l’economia poteva essere utile a capire meglio la politica; dal 1974 è giornalista a «La Stampa». Le leggi finanziarie le ha viste tutte da vicino, dal 1978 in poi. Ha seguito la nascita dell’euro, e molti vertici dove i potenti del mondo fingevano di governare la globalizzazione. Scrive di Banca d’Italia e di Banca centrale europea. Dal 2000 al 2003 ha curato la rivista «Global FP», edizione italiana di «Foreign Policy». Dal 2004 tiene corsi di giornalismo economico all’Università di Roma 1. Lepri vorrebbe che arrivasse il giorno sognato da Keynes in cui «l’economia prenderà il posto di seconda fila che le spetta, e l’arena dei sentimenti e delle idee sarà occupata dai problemi davvero importanti».
Martedì 5 maggio sempre alle 21 Incontro con Francesco Daveri. Daveri è professore ordinario di Politica Economica presso l’Università di Parma. Insegna anche nel programma MBA della Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi. Ha collaborato con la Banca Mondiale, il Ministero dell’Economia e la Commissione Europea. Scrive sul Sole 24 Ore ed è membro del Comitato di redazione de LaVoce.info.
La sua attività di ricerca riguarda soprattutto la relazione tra innovazione, produttività e crescita. Oltre a numerosi articoli su riviste internazionali e italiane, ha scritto Centomila punture di spillo con Carlo De Benedetti e Federico Rampini.
Lunedì 11 maggio incontro con Bruno Amoroso Amoroso è presidente del Centro studi Federico Caffè (Università diRoskilde, Danimarca), direttore della Facoltà della Mondialità(Università del Bene Comune, Milano-Ferrara), co-direttore dellarivista «Interculture». Per le comunità, come per gli stati, la Mondialità ha avuto conseguenze diverse che sono analizzate mediante la rassegna delle nuove forme di organizzazione dell’economia mondiale (globalizzazione, universalizzazione, mondializzazione, internazionalizzazione).
Martedì 19 maggio incontro con Emanuela Scarpellini (Università degli studi di Milano, Università di Stanford). Dalla lotta contro la povertà dei primi governi liberali dell’Italia unita, passando per l’autarchia fascista, fino ad arrivare alle politiche del welfare e ai movimenti del consumo critico dei nostri giorni, Emanuela Scarpellini traccia una storia dei consumi italiani che si snoda in parallelo con i grandi filoni della storia culturale, politica, economica e sociale del nostro Paese.
Martedì 26 maggio “La resa dei conti” incontro con Carlo A. Martigli. La più grave crisi che abbia mai colpito il mondo occidentale è servita. Banche che falliscono, borse che crollano, risparmi che vanno in fumo. Come è stato possibile? La storia non è così complicata. Semplicemente, c’è qualcuno che ha giocato sporco, approfittando delle tante zone grigie che il sistema finanziario racchiude. Dall’altra parte, poi, c’è qualcuno che ha sbagliato i suoi calcoli. E portando all’estremo i rischi ha finito per rimanere schiacciato. Carlo A. Martigli chiarisce come si è arrivati a questo punto usando un linguaggio semplice e procedimenti logici alla portata di tutti. Per comprendere come agiscono i maghi della speculazione finanziaria non è necessaria una laurea ad Harvard. Mutui subprime, cartolarizzazioni, derivati, opzioni, fondi di investimento: è facile capire di che si tratta. Il problema è che di solito nessuno si prende la briga di spiegarvelo. Martigli fa di più. Oltre a raccontare la crisi, mette in guardia dalle trappole di cui sono disseminate le lande dei mercati finanziari, e non risparmia qualche consiglio per tutelare i propri risparmi nella maniera più accorta e consapevole.