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Via alla campagna ”Positivo alla salute”

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Essere “Positivo alla salute”. Solo a quella, grazie allo sport, e senza sostanze dopanti.
E’ lo slogan, l’incitamento della campagna di comunicazione della Regione Emilia-Romagna che prevede informazioni, attività nelle scuole e nei luoghi dello sport, un sito internet, un database gratuito sulle caratteristiche e gli effetti delle sostanze dopante e il coinvolgimento di grandi atleti professionisti come testimonial.


Al centro dunque la tutela della salute degli sportivi (giovani, amatori e dilettanti) e la prevenzione e lotta al doping grazie alla corretta informazione sugli effetti dannosi delle pratiche dopanti. A partire dallo slogan – ideato dall’Agenzia Tattica – che sintetizza la diretta correlazione esistente tra lo sport sano e pulito e la salute di chi lo pratica.
La campagna nasce dall’attività degli assessorati regionali alle Politiche per la salute e allo Sport, cultura, progetto giovani con il supporto del Centro regionale antidoping.
Rivolta a tutto il mondo che pratica sport, soprattutto ai giovani, dice no a tutte le sostanze che fanno male, riaffermando il valore dello sport come chiave di volta per la tutela della salute, e creare un luogo – il sito Positivo alla Salute – che sia un punto di riferimento per avere informazioni sulle sostanze dopanti, o sospette tali, e sulla più aggiornata documentazione scientifica in materia.
Inoltre atleti professionisti, in qualità di testimonial, accettano di sottoporsi al protocollo di analisi del Centro regionale antidoping per valutare il loro stato di salute.
La campagna è, infatti, anche il punto di partenza per pianificre programma di controlli per la salute degli atleti amatoriali, finalizzato non a ricercare sostanze dopanti – attività che compete ad altri organismi sportivi – bensì a determinare gli effetti sull’organismo, concentrandosi sull’accertamento della salute dell’atleta e sulla prevenzione dei comportamenti scorretti. Nei mesi scorsi già Milorad Cavic, Randall Bal e Kim Vandenberg si sono sottoposti a una serie di analisi nel centro modenese.

Tra le altre attività, la campagna informerà su pericoli e danni delle pratiche dopanti, gestirà il database sulle sostanze dopanti e svilupperà un protocollo di test e analisi finalizzati a verificare lo stato di salute degli atleti in diverse situazioni di sforzo e gradi di allenamento e in grado di evidenziare e prevenire condizioni patologiche legate all’uso scorretto farmaci, integratori o altre sostanze.
Il primo appuntamento sarà il 12 giugno in occasione della tappa modenese del Biogiro, Giro d’Italia per dilettanti organizzato in modo da garantire la correttezza e lealtà della manifestazione sportiva, alla cui realizzazione ha contribuito la regione Emilia-Romagna.
I medici dei Servizi di medicina dello sport del Centro antidoping regionali saranno presenti in altre manifestazioni sportive per invitare gli atleti a fare i test di laboratorio e per dare informazioni e suggerimenti.