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Aiuti comunitari, Rabboni: i ritardi non dipendono da Agrea

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“La responsabilità dei ritardi con cui vengono pagati agli agricoltori gli aiuti comunitari a superficie non è di AGREA, ma del nuovo
regolamento europeo che prevede una procedura particolarmente complessa, destinata inevitabilmente a produrre un allungamento dei tempi”.

Lo dichiara l’assessore regionale agricoltura Tiberio Rabboni in risposta alle lamentele provenienti dal mondo agricolo e riportate dalla stampa a proposito dei pagamenti da parte dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura.

“La Regione – spiega Rabboni – si trova anche a lei a subire questo stato di cose. Credo che l’unica soluzione per uscire da questa situazione sia che il Governo italiano, insieme ad altri Paesi europei,
chieda a Bruxelles la modifica del regolamento comunitario”.

Il Sistema Integrato di Gestione e Controllo (SIGC) introdotto dal nuovo regolamento europeo al posto dei precedenti controlli a campione,
prevede che l’erogazione degli aiuti a superficie del Piano di Sviluppo Rurale sia subordinata al controllo incrociato delle foto aree delle
superfici coltivate (foto che devono essere aggiornate ogni 3 anni) e delle relative particelle catastali. Si tratta di un confronto complesso che deve essere fatto sul 100% delle domande e che ha
comportato un consistente aggravio per gli uffici di Agrea. Il sistema inoltre può produrre discordanze anche solo ottiche e in questo caso il
regolamento prevede la sospensione del pagamento in attesa delle opportune verifiche.

“Tutto questo – sottolinea Rabboni – succede in
Emilia-Romagna come in ogni altra regione italiana. Resta il fatto che il nostro Ente pagatore è impegnato al massimo delle proprie capacità al fine di ridurre i tempi delle attività di pagamento nel rispetto, contemporaneamente, della normativa comunitaria”.

Va ricordato inoltre che proprio in queste settimane Agrea è anche impegnata nelle procedure per erogare i contributi alle ulteriori 1.200 aziende inizialmente escluse per esaurimento dei fondi messi a bando: “Una
scelta di integrazione degli stanziamenti iniziali che rivendichiamo con orgoglio – spiega Rabboni – compiuta anche su sollecitazione delle Organizzazioni Professionali per aiutare gli
agricoltori in un anno particolarmente difficile”.

A che punto sono i pagamenti
Agrea ha iniziato il pagamento delle domande per la Misura 214- Pagamenti agroambientali del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 con
l’erogazione, già avvenuta, dell’anticipo del 75% dell’importo ammissibile. Questa prima tranche di pagamenti è superiore agli 8 milioni di euro e sarà seguita dal pagamento di un altro gruppo di domande per un’ulteriore cifra stimata intorno ai 2 milioni di euro, su un importo ammesso che è poco superiore a 14 milioni di euro. Gli
importi erogati sono al netto dei recuperi che AGREA compie in presenza di situazioni debitorie delle aziende agricole beneficiarie nei confronti dell’INPS.
Ai pagamenti della Misura 214, seguiranno l’avvio dei pagamenti delle domande relative alle Misure 211-Indennità agli agricoltori delle zone
svantaggiate nelle aree montane e 212-Indennità agli agricoltori delle zone svantaggiate in aree collinari e, in parallelo saranno aperte le
attività che permetteranno la liquidazione a saldo delle domande relative al precedente Piano di Sviluppo rurale (Misura 2.F-Misura
agroambientale per la diffusione di sistemi di produzione a basso impatto ambientale e conservazione spazi naturali, tutela della
biodiversità, cura e ripristino del paesaggio e Misura 2.H-Imboschimenti di terreni agricoli).