Ci sono sette indagati – tra cui due aziende – nell’inchiesta aperta dopo la morte di un operaio egiziano di 32 anni avvenuta il 21 aprile scorso all’interno della Almet Italia di via del Carrozzaio, nella zona industriale di Bologna.
Il pm Mescolini ha iscritto nel registro degli indagati il direttore generale della Almet, il responsabile della sicurezza, il responsabile del reparto, e i due legali rappresentanti di un’azienda austriaca produttrice delle macchine tagliatrici.
Indagate anche due imprese.
Le aziende rispondono dell’aspetto amministrativo del reato in base al decreto 231/2001 che ha esteso la responsabilità amministrativa e quindi civile delle persone giuridiche – le imprese – ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi derivanti dalla violazione di norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Per tutti l’ipotesi di reato è l’omicidio colposo.