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Formaggio di Fossa: sulla Gazzetta UE la domanda per la DOP

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Formaggio di Fossa di Sogliano: sulla Gazzetta Ufficiale europea pubblicata la domanda di riconoscimento della DOP. Rabboni: grande
soddisfazione per l’ulteriore passo in avanti. La denominazione di origine protetta consentirà di tutelare maggiormente il prodotto.


È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la domanda di riconoscimento della denominazione di origine protetta “Formaggio di Fossa di Sogliano”, prodotto tipico che caratterizza da secoli – le prime notizie documentate sulla conservazione nelle “fosse” dei formaggi risalgono infatti al 1497 – la vita del piccolo Comune romagnolo affacciato sulla costa adriatica, del territorio circostante e di una vasta zona che comprende, oltre alla Romagna anche le Marche ed alcuni Comuni della Provincia di Bologna. Entro
il 12 novembre 2009 – in tempo quindi per la tradizionale apertura delle “fosse” prevista per il 25 novembre di ogni anno – se non saranno
presentate da Paesi aderenti all’Unione o da altri soggetti osservazioni e opposizioni, questa denominazione sarà approvata a tutti gli effetti e
contribuirà a consolidare il primato della Regione Emilia – Romagna, a livello europeo, per i prodotti DOP e IGP.

“Esprimo forte soddisfazione – ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura, Tiberio Rabboni – per questo ulteriore passo avanti del
processo di riconoscimento e di protezione di una denominazione che, già oggi, è ampiamente conosciuta e gode di una notevole reputazione tra i consumatori. Il marchio DOP consentirà di tutelare maggiormente il prodotto, di consolidare il suo forte legame con un territorio di grandissimo pregio paesaggistico, storico e culturale e di consentire l’accesso dei produttori a specifiche misure di sostegno previste dai
Programmi regionali di sviluppo rurale”.

“Il lavoro del Consorzio di tutela e delle Istituzioni locali – ha concluso l’assessore Rabboni – rappresenta una importante occasione di sviluppo sostenibile per aree che continuano ad essere caratterizzate da un rilevante processo di abbandono dell’agricoltura e della zootecnia. La Regione Emilia – Romagna è fortemente impegnata a contrastare questo fenomeno puntando, in particolare, sulla multifunzionalità dell’azienda agricola, sul sostegno al reddito degli
agricoltori ed sull’insediamento dei giovani; prodotti come il “Formaggio di Fossa di Sogliano” DOP rappresentano uno strumento fondamentale per il successo di questa strategia”.


Le caratteristiche del Formaggio di Fossa
Il formaggio si presenta assai deformato rispetto alla forma cilindrica iniziale a causa del processo di fermentazione anaerobica che provoca
ammorbidimento e, quindi, deformazione del formaggio, anche a seguito della sovrapposizione delle forme una sull’altra nelle fosse; per lo
stesso motivo non sono distinguibili la crosta e la pasta che si presentano compatte e friabili. Il colore va dal bianco al giallo paglierino mentre il sapore è delicato, quasi dolce all’inizio della
degustazione, per poi diventare sempre più piccante con retrogusto amaro; ha un odore particolare che ricorda l’humus del sottobosco.
La zona di produzione del “Formaggio di Fossa di Sogliano” D.O.P.
comprende l’intero territorio delle province di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna, Pesaro-Urbino; Ancona; Macerata; Ascoli Piceno e parte del
territorio della Provincia di Bologna, limitatamente ai Comuni di: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel San Pietro Terme, Castel del Rio, Dozza, Fontanelice, Imola, Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Pianoro.
La produzione 2006 è stata di circa 2.500 quintali per il 75% costituiti da formaggi prodotti con solo latte di pecora, 20% con latte di pecora e di vacca fino al 50% del totale e per il restante 5% di solo latte bovino o caprino.
Il prezzo all’origine varia (sempre con riferimento al 2006) dai 18 ai 25 euro al chilogrammo e si raddoppia al consumo, per un giro d’affari di
oltre 6 milioni di euro. Il periodo tradizionale di infossatura era fine agosto – settembre mentre la riapertura delle fosse il 25 Novembre, giorno di Santa Caterina.