Home Politica Motti: ”Mi batto per un’Europa più vicina ai cittadini”

Motti: ”Mi batto per un’Europa più vicina ai cittadini”

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Tiziano Motti, 43 anni, presidente del movimento Europa dei Diritti, è un imprenditore che si è fatto da sé. Insieme alla moglie Stefania, con cui è sposato da vent’anni, ha costruito dal nulla una realtà di successo nel campo editoriale che pubblica in 500 comuni italiani guide gratuite ai diritti dei cittadini, autofinanziate con la pubblicità. Le guide arrivano a 4,5 milioni di famiglie italiane. Ora Tiziano Motti è candidato al parlamento Europeo nella circoscrizione Nord Est, nella lista dell’Udc.


Lei è candidato con l’Udc, ma da mesi ha inondato di manifesti le regioni del Nord pur senza alcuna sicurezza di avere un posto in lista alle europee. Un modo di mettersi sul mercato al miglior offerente?
No, tant’è vero che ho rifiutato le offerte pervenute da diverse formazioni. Dal momento che per il panorama politico italiano sono un volto nuovo, mi sono presentato con una campagna preventiva senza simboli di partito, perché la gente per interessarsi ai contenuti che proponi deve prima sapere che esisti. E’ un modo per entrare in politica dal basso, dove stanno gli elettori: un modo rischioso e soggetto a facili strumentalizzazioni, però non mi sono mai tirato indietro di fronte alle sfide difficili.
Il mio invito a darmi fiducia indipendentemente dai limiti ideologici che ci spingono a diffidare da chi non appartiene già “al nostro schieramento abituale” è stato strumentalizzato ma fa parte del gioco: di fatto ho sempre sostenuto che ci sono valori che ci uniscono indipendentemente dai diversi punti di vista con cui guardiamo il mondo. E’ proprio questo il punto: riscoprire i valori comuni e riportare il cittadino, la persona, al centro della politica.
Tiziano Motti è un uomo di dialogo, che bada al fare e ai risultati concreti con un atteggiamento positivo, ma non è un uomo per tutte le stagioni. Con l’Udc ho trovato una condivisione piena dell’obiettivo di portare in Europa la cultura dei diritti del cittadino e della famiglia.
Chi è Tiziano Motti?
E’ figlio di operai, un giovane che ha lavorato duro per uscire dall’incertezza e costruirsi un futuro. Per questo posso dire agli elettori: votatemi, perchè sono come voi. Io e Stefania ci siamo sposati giovanissimi, e ho cominciato facendo il cameriere. Poi l’idea delle guide gratuite, la prima uscì nel 1990, e un passo dopo l’altro la crescita di un’azienda e di un gruppo di lavoro con il quale condividiamo molte soddisfazioni. L’esperienza della guide, il contatto con tante aziende ed enti pubblici mi ha fatto capire che un cittadino è tale e può difendersi solo se è informato. Da qui l’idea di Europa dei Diritti, il movimento che ho fondato nel 2004 e oggi ha centomila iscritti. Europa dei Diritti ora offre agli associati la consulenza gratuita di 250 studi legali: posso assicurare che le richieste di aiuto sono decine a volte centinaia al giorno in tutti i campi della tutela del cittadino, dalla salute al condominio, dal risparmio al consumo sino alle contravvenzioni dei photored.
Lei afferma di voler portare la cultura dei diritti in Europa. Ma l’Unione ha già delle politiche, interi dipartimenti e anche un Commissario alla Tutela dei consumatori…
Già, ma come si manifesta? Cosa fa concretamente per i consumatori e per difendere i soggetti più deboli del mercato? La verità è che l’Unione, sempre più burocratizzata e lontana dalla gente, stenta a conquistare la credibilità delle persone e dei popoli. Bisogna passare dai proclami ai fatti, dalle etichette fragorose e dai mega uffici alle azione concrete.
Per esempio?
E’ esplosa una crisi finanziaria planetaria e decine di milioni di persone rischiano di perdere i risparmi, oltre al lavoro. Gli interventi degli Stati hanno scongiurato il peggio, ma non abbiamo visto un atto, un’azione positiva dell’Unione volta a creare gli strumenti perché i cittadini risparmiatori possano difendersi dalle truffe e dall’inaffidabilità di strutture potentissime e ramificate in tutto il mondo.
Lo stesso discorso vale per molte altre situazioni, in particolare per la violenza sulle donne e sui bambini: internet offre opportunità straordinarie, ma è anche un luogo dove accadono cose terribili, ed è recentissimo l’allarme per Rapelay, il videogioco giapponese venduto nella Rete che insegna a stuprare una mamma e le sue figlie. Ora, l’Europa è un organismo sovranazionale e avrebbe la possibilità di contrastare efficacemente questi fenomeni, invece non lo fa: per questo ho chiesto l’intervento urgente della magistratura, ma anche l’istituzione di un osservatorio europeo ad allarme rapido per contrastare la diffusione dei siti internet pedofili e violenti. Ecco, questo è un esempio concreto di cosa si può fare, rapidamente e bene.
Intendo portare concretezza nel dare risposte alle necessità dei cittadini: mi batterò perché le donne siano agevolate nella carriera professionale e do il mio contributo di imprenditore con un’azienda in cui l’80% del personale è costituito da donne, che occupano anche quasi tutti i ruoli di responsabilità di reparto. Mi occuperò di promuovere agevolazioni per le imprese che favoriscono il benessere dei dipendenti e do il mio contributo da imprenditore con una sede che fornisce ai dipendenti una palestra e una piscina per lo svago nei momenti liberi. Questo è l’impegno che ogni cittadino deve mettere in campo: non lasciamo la politica a chi persegue solo obiettivi personali ma diamo il nostro contributo per creare una vera sussidiarietà.
E’ questo il suo programma?
Voglio darmi da fare per una vera Europa dei popoli, quindi per un’Europa vicina ai cittadini. E per conquistare il cuore degli europei, l’Unione ha una sola strada: azioni concrete e tempestive per proteggere e difendere le persone e offrire opportunità ai giovani. Mi batto per le famiglie, perché sia riconosciuto il diritto alla madri di poter crescere i loro bambini e quindi di usufruire di contratti agevolati o assegni mensili. Mi batto per il quoziente familiare, le riduzioni fiscali e tariffarie. E propongo l’istituzione di un’Autorità europea per la sicurezza dei cittadini: un braccio operativo ramificato nel territorio dell’Unione attraverso le organizzazioni dei consumatori, le strutture professionali, sindacali e del volontariato, gli sportelli comunali etc. Sicurezza intesa naturalmente intesa a tutto campo: sociale, previdenziale, del risparmio, dell’alimentazione, del lavoro, della salute, dell’ambiente.
Mi batterò anche per la trasparenza totale delle informazioni, per etichette chiare, per la tutela dei nostri prodotti e per la lotta alle frodi.
Le sue idee sono ambiziose, ma non finirà mica tra gli “eurofannulloni”?
Considero sacrosanta la campagna sui parlamentari che hanno passato cinque anni a Straburgo prendendo un superstipendio e senza produrre niente, neppure un intervento o un’interrogazione. Anzi, è una campagna partita troppo tardi. Spero vivamente che gli italiani non si dimentichino degli eurofannulloni e verifichino che gli stipendi siano tagliati drasticamente, come prevede un progetto di legge in via di approvazione.
Per quanto mi riguarda voglio andare a Strasburgo per lavorare sodo, non certo per lo stipendio. La dimostrazione migliore è nella mia storia di imprenditore che da anni si batte per i diritti dei cittadini in tv, con le guide e con una collana che sforna libri che con tutti i mezzi disponibili metto a disposizione dei cittadini, perché un cittadino informato è un cittadino libero.
Coloro che hanno a cuore solo il proprio portafoglio e la propria posizione non spendono denaro per coinvolgere milioni di persone in progetti utili alla comunità ma se ne vanno lunghi periodi in vacanza al caldo mentre noi siamo qui a lavorare. Non lasciamo la politica nelle mani di chi cerca un posto al sole!