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Cambia il volto del Policlinico di Modena


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Una nuova palazzina per gli Uffici tecnico – amministrativi, uno stabile destinato ai La-boratori, un nuovo Pronto Soccorso con accesso diretto da via Campi. Nuovi parcheggi al posto dell’attuale Poliambulatorio, che verrà abbattuto, così come il Corpo L che ha manifestato problemi statici. Senza contare il parcheggio Aci e la realizzazione di una nuova area commerciale. Una vera e propria riorganizzazione urbanistica e la ridistribuzione degli spazi interni, con le degenze nel monoblocco centrale, gli ambulatori a ovest, e Pronto Soccorso, Terapie intensive, Blocco tecnologico e Laboratori a est. A quarantacinque anni dalla sua inaugurazione il Policlinico di Modena decide di rifarsi il look, ripensando i propri spazi alla luce delle tante novità intervenute dagli anni ’50 ad oggi.


Il Policlinico continua a essere un punto di riferimento per l’assistenza e la cura dei modenesi e non solo, ma per crescita urbana e per quantità di prestazioni offerte è diventato uno snodo nevralgico di tutta la mobilità interna alla città e che gravita su di essa. Da qui l’esigenza di mettere mano al Piano Urbanistico (Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica, PPIP) dell’area, che si estende per 296.000 mq, di cui 55.400 coperti da edifici, muovendo – innanzitutto – dall’intento di non alterare l’attuale equilibrio fra verde ed edificato, contenendone, al contrario, attraverso operazioni di abbattimenti e di nuova costruzione l’espansione, fino ad arrivare a un’occupazione complessiva di suolo di 53.600 mq.
La filosofia dell’operazione si articola su alcuni punti principali: la riorganizzazione per aree omogenee delle attività assistenziali, in modo da concentrarle nel corpo centrale della struttura (cuore clinico) e negli edifici a esso collegati (blocco operatorio, padiglione Beccaria, Malattie infettive, Nefrologia e dialisi); il completamento della ristrutturazione dell’area degenze, con l’obiettivo di portare tutte le stanze a uno standard alberghiero di due posti letto con servizi igienici all’interno e comfort adeguati; la completa messa a norma dei laboratori e il raggiungimento della piena rispondenza alla normativa antisismica con soluzione dei problemi statici; l’abbattimento del Corpo L e del Poliambulatorio; la ridefinizione degli accessi al Policlinico con separazione dei parcheggi pubblici da quelli riservati ai dipendenti.
“L’obiettivo finale di questo Piano Urbanistico – dice il Direttore Generale del Policlinico di Modena, dottor Stefano Cencetti – è di sistemare il Policlinico in maniera tale da renderlo rispondente alle norme per l’accreditamento delle strutture ospedaliere, superando quelle situazioni di inadeguatezza agli standard qualitativi richiesti dalle vigenti normative: via le camere con tre o più letti, o senza servizi igienici; messa a norma dei laboratori e pieno rispetto della normativa antisismica con la soluzione dei problemi statici noti da anni per alcune strutture. Si tratta di un progetto articolato e ambizioso che ha lo scopo di razionalizzare la gestione e l’interazione delle tre anime dell’ospedale (assistenziale, didattica e di ricerca) modernizzando il comfort dei suoi ambienti e razionalizzando l’allocazione di degenze, uffici, laboratori e parcheggi”. I frutti si potranno cogliere nel loro complesso solo al termine dei lavori, che dureranno verosimilmente una decina d’anni ma con un impegno notevole per realizzare le opere principali entro l’anno 2013, cinquantenario dell’inaugurazione del Policlinico. “L’impegno economico, che stiamo definendo dettagliatamente in queste ore – conclude il dottor Cencetti – sarà notevole e auspichiamo che accanto ai finanziamenti pubblici il Policlinico di Modena possa contare sulla collaborazione delle forze economiche ed imprenditoriali della Città e sulle associazioni del volontariato”.

Il progetto è stato approvato in Consiglio comunale lunedì 14 luglio. Ora si attende l’autorizzazione della Provincia per la Vas (Valutazione ambientale strategica), ed entro ottobre il Piano tornerà in Consiglio per l’approvazione definitiva.

“E’ un Piano che consente di riorganizzare e riqualificare il Policlinico universitario mettendo a disposizione della città un ospedale moderno, in grado di rispondere ai bisogni dell’utenza per i prossimi decenni” commenta l’assessore alle Infrastrutture e all’Urbanistica del Comune di Modena Daniele Sitta. “Abbiamo posto grande attenzione agli aspetti della mobilità – prosegue – con accessi separati per funzioni, un forte ampliamento dei parcheggi e una grande attenzione alle forme di mobilità diverse, come biciclette e trasporto pubblico, rispetto alle quali l’investimento infrastrutturale sarà particolarmente significativo”.

“La decisione di procedere a una revisione complessiva dell’assetto interno al Policlinico – commenta il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Gian Carlo Pellacani – è pienamente condivisa dall’Ateneo e accoglie avvertite esigenze non solo di carattere assistenziale, ma anche didattiche dei nostri studenti e scientifiche dei nostri docenti. Dopo la sua approvazione si tratterà di accelerare e dar corso da parte di tutte le istituzioni che partecipano alla Conferenza territoriale agli impegni sottoscritti nel 2004, perché il Policlinico sia messo nelle condizioni di esprimere al meglio le sue potenzialità di eccellente polo regionale di cura e di ricerca”.
“Il Piano Urbanistico dell’area interna al Policlinico – dichiara il professor Aldo Tomasi, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – rappresenta un deciso passo avanti nella soluzione dei problemi che in questi anni hanno soffocato lo sviluppo delle nostre attività. In particolare, la nuova Palazzina dei laboratori, gli spazi didattici che verranno recuperati e la definizione funzionale del monoblocco centrale per ambulatori e attività assistenziali consentono di seguire la crescita che si è avuta in questi quarantacinque anni della popolazione studentesca e medica. Di tutto questo i primi a trarre beneficio saranno proprio i malati e i cittadini che potranno contare non più solo su professionisti capaci e affermati ma su una struttura finalmente adeguata agli standards qualitativi raggiunti dal più importante ospedale modenese”.

Tutti i dettagli, intervento per intervento

Demolizioni, nuove realizzazioni, assistenza e ricerca, e didattica

Il piano particolareggiato di iniziativa pubblica del Policlinico prevede una serie di interventi: dalla demolizione di strutture non più recuperabili alla realizzazione di nuovi edifici ed ambienti a servizio del complesso. E’ prevista, oltre alla riorganizzazione urbanistica una ridistribuzione degli spazi interni.
DEMOLIZIONI
– Corpo L. Dalla scorsa estate ha manifestato problemi statici e per il quale un’accurata analisi costi-benefici ha portato alla conclusione che è maggiormente conveniente abbattere e ricostruire che non ristrutturare.
– Poliambulatorio. Un edifico anch’esso considerato “malato” non recuperabile a condizioni economiche accettabili. Al suo posto sorgeranno parcheggi che andranno a completare la corona di parcheggi aperti al pubblico che sorgeranno a nord, immettendo l’utente al nuovo atrio.
NUOVE REALIZZAZIONI

– Palazzina per gli Uffici tecnico – amministrativi.

Sorgerà all’angolo fra via Emilia e via del Pozzo e ospiterà tutti i servizi tecnico-amministrativi e la direzione del Policlinico, insieme alla direzione dell’Azienda Usl. Il palazzo avrà sei piani e potrà contare su 13 mila mq di superficie che ospiteranno 600 addetti (300 del Policlinico e 300 dell’Usl). Sarà dotato di un proprio parcheggio multipiano.
L’unificazione all’interno dell’area del Policlinico di tutte le funzioni tecnico – amministrative nel nuovo edificio sulla via Emilia consentirà l’ottimizzazione dell’organizzazione del lavoro e il recupero delle risorse finanziarie attualmente spese per locare gli edifici esterni che le ospitano. Nello stesso edificio verranno concentrate le attività direzionali delle due Aziende sanitarie della Provincia favorendo integrazioni e sinergie funzionali, in un’ottica di economia di scala e di scopo.

L’intervento sarà affiancato dalla parallela riorganizzazione delle funzioni logistiche tramite la realizzazione nell’area del Policlinico, anch’esso sul fronte Est, del magazzino aziendale, attualmente in locazione all’esterno dell’area con notevoli costi gestionali. Questo intervento va visto nella complessiva riorganizzazione dei magazzini per l’Area Vasta Emilia Nord che comprende un magazzino farmaceutico unico a Reggio Emilia per lo stoccaggio e distribuzione dei farmaci, presidi e dispositivi medici il cui completamento è previsto per il 2010. Verranno riqualificati i percorsi interni tramite la destinazione dei corridoi sotterranei solo per la mobilità dei pazienti, del personale e del materiale pulito con la creazione di un completo percorso esterno per il trasporto di rifiuti e sporco. Verrà anche realizzata una nuova torre per elevatori (ascensori e montacarichi) per facilitare ulteriormente il trasporto di persone e cose.

– Palazzina dei Laboratori. Sarà collocata sul lato est del monoblocco, in area già destinata a nuova edificazione dal PPIP precedente, permetterà di metterà a norma tutte le attività laboratoristiche.
Nuovo Pronto Soccorso. E’ stato appena realizzato anch’esso a est del monoblocco e sarà inaugurato alla fine di questa’anno. Costruito secondo i più moderni criteri, avrà accesso diretto da via Campi.
– Nuovo atrio. La porta del Policlinico, la sua agorà coperta. Sorgerà al posto dell’attuale Corpo N che verrà completamente ristrutturato. Moderno e tecnologicamente avanzato, sarà il vero fulcro del Cuore Clinico, pensato per unificare e ampliare gli spazi di accoglienza. Questa piazza coperta sarà luogo di orientamento verso il Cuore Clinico, separando il flusso dei pazienti da quello degli studenti che andranno al Centro Didattico Interdipartimentale. L’accesso al pubblico avverrà grazie a questo ambiente che potrà orientare i pazienti ai vari servizi, migliorando la qualità ambientale e dando alle strutture migliore visibilità e rendendole più accessibili in un’ottica di ospedale aperto. L’area dei negozi sarà la porta di accesso alla cittadinanza che orienterà l’utenza al nuovo atrio mentre gli studenti potranno accedere attraverso il Centro Didattico.

– Nuovo parcheggio ACI – area commerciale. I lavori, iniziati lo scorso anno, sono stati sospesi in attesa dell’approvazione della variante al progetto che lo inserirà nel più complessivo intervento sull’accesso di via del Pozzo previsto dal nuovo PPIP, in diretta correlazione al Nuovo atrio. Al parcheggio verrà aggiunto un piano, e il piano terra, dotato di tutti i comfort, ospiterà la mensa e le attività commerciali che potranno contare su 3.400 mq lordi di superficie, contro gli attuali 1.700 mq. Ciò permetterà di risolvere il problema di spazio della mensa e di orientare l’accesso dall’esterno verso il nuovo atrio. L’attuale edificio commerciale verrà adibito ad area didattica.
La nuova viabilità e la nuova distribuzione dei parcheggi che prevede la divisione tra accesso del pubblico, accesso dei dipendenti e accesso dei mezzi diretti al Pronto Soccorso, permetterà la creazione di un’area completamente pedonalizzata sul fronte ovest, a partire da via Emilia per giungere fino a via Marzabotto, attualmente inesistente.

A regime i parcheggi saranno 2550 contro i 1550 attuali, di cui un migliaio per i dipendenti. Nel conto sono compresi il nuovo parcheggio dell’ACI e il nuovo posteggio per i dipendenti in dotazione alla palazzina amministrativa.

A questi interventi si aggiungerà la Casa accoglienza per malati e familiari già deliberata dal Comune di Modena che sorgerà in via Emilia nei locali attualmente occupati dal Circolo USL 16.
ASSISTENZA E RICERCA
Le attività assistenziali saranno dislocate su tre fronti: a ovest del monoblocco si concentreranno gli ambulatori con l’eliminazione del Poliambulatorio e del Corpo L. A est del monoblocco si raggrupperanno il Blocco tecnologico, il Pronto Soccorso, le Terapie intensive e il nuovo edificio dei laboratori assistenziali e di ricerca che ospiteranno anche l’Istituto di Anatomia e Istologia Patologica. Nel Monoblocco ci saranno le degenze, day hospital al primo piano e ordinarie ai piani superiori, cui si uniranno quelle nel Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, nella Palazzina delle Malattie Infettive, nella Palazzina della Nefrologia e Dialisi in quella della Pneumologia. A regime vi saranno 700-750 posti letto (15-20% di DH) di cui 500 nel monoblocco.
DIDATTICA
Verranno razionalizzati gli spazi universitari spostando le attività attualmente presenti nel monoblocco nei corpi A1 e A2 (a lato dell’ingresso 2) nell’ottica di creare un’area universitaria omogenea composta dal Centro Didattico, dall’attuale mensa e, appunto, dal Corpo A. l’Università degli Studi avrà inoltre a disposizione anche la palazzina che ora ospita l’Istituto di Anatomia e Istologia Patologica.