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Al via il processo di riqualificazione di via Circonvallazione 189 a Sassuolo


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“La riqualificazione dell’area di Via Circonvallazione 189 passa attraverso l’abbattimento dello stabile che si affaccia sul piazzale: da qui si è partiti e qui arriveremo, dopo un periodo di analisi dei possibili strumenti per raggiungere questo risultato. La Società di Trasformazione Urbana è risultata essere lo strumento più idoneo ed oggi partiamo con la fase che porterà alla sua realizzazione”. Così il sindaco Graziano Pattuzzi a proposito dell’avvio della fase di costituzione della Società di Trasformazione Urbana che il Consiglio comunale è chiamato ad approvare questa sera.


“Con l’approvazione del progetto del nuovo stabile che sorgerà al posto del palazzo di Via San Pietro 6 – spiega Pattuzzi – abbiamo dato un segnale forte del nostro impegno e della nostra capacità di intervenire concretamente. Questo lavoro è andato di pari passo con l’analisi delle possibili soluzioni per Via Circonvallazione. Le possibilità che avevamo erano diverse, sono state tutte esaminate con attenzione e siamo giunti all’individuazione della STU come strumento più idoneo a raggiungere il risultato. Attraverso la Società, entro il 2009, potremo giungere alla demolizione dello stabile ed entro il 2010 alla costruzione di nuovo edificio che, per evitare il ricrearsi di condizioni di degrado sociale, dovrà avere caratteristiche edilizie radicalmente diverse rispetto a quello attuale”.
“Il bilancio del Comune e di SGP – continua il sindaco – consentono un’immediata operatività del progetto sulla base di un capitale sociale iniziale pari a 2.500.000 € (100.000 € del Comune, 2.400.000 € di Sassuolo Gestioni Patrimoniali). Certamente – conclude il sindaco – l’individuazione dei soci privati è un aspetto importante dell’iniziativa ma non è condizione vincolante per la costituzione della società: è da auspicare, ma nel caso in cui nessuno aderisse, la riqualificazione dell’area tramite a STU deve procedere comunque. Se la prima fase di ricerca dei soci privati, anche tramite incentivi, desse esito negativo, la società sarebbe costituita a totale capitale pubblico, vale a dire Comune e SGP”.
“La riqualificazione del quartiere Braida – sottolinea il vicesindaco Bonettini – si è sviluppata in questi anni in molti ambiti: quello urbanistico, quello edilizio, quello della sicurezza pubblica, quello sociale. Su ognuno siamo intervenuti con risorse e grande impegno, anche grazie al sostegno della Regione e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. L’intervento di trasformazione urbanistica tramite la costituzione della STU è un passaggio essenziale alla riqualificazione del quartiere ed è oggi un obiettivo prioritario della Giunta”.

Perchè la scelta della Stu
È necessario partire da una premessa: per attivare la riqualificazione occorre superare l’elevata frammentazione proprietaria (sono 80 gli appartamenti, 19 i negozi, 21 i garage, per un totale di 140 proprietari). Il Comune nel corso dell’ultimo anno ha valutato la fattibilità delle possibili ipotesi di intervento: quello diretto, da parte dei proprietari; quello da parte di un operatore immobiliare che acquisisce tutte le proprietà; l’intervento pubblico diretto del Comune; quello pubblico tramite Sassuolo Gestioni Patrimoniali; l’intervento misto pubblico privato tramite la realizzazione di una Società di trasformazione urbana.
L’analisi condotta dal Comune e dalla società incaricata di elaborare lo studio di fattibilità ha concluso che l’intervento tramite la costituzione di una STU, prevista dal testo Unico degli enti locali proprio quale punto di incontro tra pubblico e privato nelle azioni di trasformazione urbanistica, è quella che presenta elementi di maggiore garanzia. Essa infatti consente di dichiarare la “pubblica utilità” su singoli immobili anche senza la necessaria presenza di opere pubbliche, permette di gestire l’operazione di acquisizione della proprietà dell’area e di singoli immobili senza margini di incertezza, utilizzando, come ultima possibilità, anche lo strumento dell’esproprio; consente di realizzare un soggetto giuridico “misto”, composto da soggetti pubblici e privati che opera nel mercato immobiliare, ma può operare anche con totale proprietà pubblica qualora non aderiscano privati all’iniziativa, permette di operare sul mercato immobiliare nel reperimento di alloggi da destinare alla vendita o all’affitto calmierati.