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Carpi: Torrione Spagnoli, incontro Sindaco Campedelli-Sottosegretario Giovanardi


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Si è tenuto questa mattina a Carpi un incontro tra il Sindaco Enrico Campedelli e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi: motivo della visita in Municipio dell’esponente del Governo la richiesta fatta dall’amministrazione comunale allo Stato di alienare all’ente locale il Torrione degli Spagnoli, ovvero l’ultima porzione del Palazzo dei Pio ancora in attesa di restauro e riqualificazione dopo il terremoto del 1996.

Il Senatore Giovanardi (che ha avuto questa mattina occasione di visitare il Palazzo, recentemente restituito alla città, rimanendone positivamente impressionato) si è detto certo che l’acquisizione del Torrione da parte del Comune aprirebbe nuove opportunità per la valorizzazione dell’intero complesso storico-monumentale di piazza Martiri, rendendosi disponibile a sostenere la richiesta dell’ente locale nelle sedi proprie.
Il Comune di Carpi nelle scorse settimane aveva già ottenuto dall’Agenzia del Demanio regionale la “presa in consegna provvisoria” del Torrione degli Spagnoli, a canoni ridotti, in attesa di ottenerne quella definitiva. L’ente locale, in attesa che il Demanio giunga a decidere in merito alla vendita (richiesta dal Municipio già nel 1994 e poi ancora nel 2000) o almeno alla concessione in uso del Torrione all’ente locale, pagherà così un affitto annuo simbolico fissato in 192 euro e si assumerà la responsabilità della vigilanza e del controllo dell’immobile, acquistando al contempo il diritto di farvi entrare i propri tecnici. Gli uffici comunali hanno già peraltro definito nel 2000 un complesso intervento di recupero interno ed esterno del Torrione, danneggiato come detto dal sisma del 1996, per portare a termine il quale saranno necessari almeno 5 milioni di euro ma che intende restituire l’immobile alla sua funzione di spazio pubblico, magari sotto l’egida della Fondazione Alberto Pio. I lavori eseguiti negli anni passati hanno già portato alla demolizione degli ex bagni pubblici nel seminterrato, al puntellamento delle volte e alla demolizione di pareti interne al piano terra, poi al puntellamento del solaio e del sottotetto per intervenire con le opere di consolidamento: le opere di consolidamento statico e antisismico finanziate dal Ministero dei Lavori Pubblici-Provveditorato Opere Pubbliche non furono però portate a termine a causa del fallimento della ditta cremonese che si aggiudicò l’appalto. Da allora tutto è fermo, in attesa di decisioni da Roma. Nel progetto redatto dai tecnici comunali si prevedeva tra l’altro per il piano seminterrato del Torrione una destinazione d’uso a sala espositiva-atelier, per il piano terra una sala conferenze, e al primo e secondo piano dell’edificio la sede della Pinacoteca comunale, destinata ad ospitare opere dell’800 e del ‘900.