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Lettera aperta di Pecoraro (PD) alle partigiane ed ai partigiani sassolesi


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“Care partigiane e Cari partigiani sassolesi,
le dichiarazioni di questi giorni del ministro La Russa e del Sindaco di Roma Alemanno, entrambi esponenti di Alleanza Nazionale, mi spingono a scrivervi queste righe perché quanto mai sento la necessità di ribadire che nessuno può riscrivere la storia”.


“Non si possono mettere sullo stesso piano libertà e dittatura, non si possono equiparare i tanti che combatterono per la Resistenza a chi stava con la Repubblica di Salò di Benito Mussolini.
Ho avuto la fortuna di conoscere molti di voi, di ascoltarvi, di vedere nei vostri occhi quella voglia, ancora intatta, e la fierezza di chi ha combattuto per la libertà contro l’oppressione nazi-fascista.
Non dobbiamo cadere nel revisionismo, non dobbiamo dimenticare quanti caddero per la libertà, quanti morirono sui monti, quanti finirono impiccati, torturati.
La Repubblica Sociale, è stata l’ultima manifestazione della ferocia del fascismo. Non possiamo ignorare i rastrellamenti, i tanti ebrei mandati a morire nelle camere a gas, i tanti giovani torturati perché non volevano arruolarsi proprio dai Repubblichini.
Voglio concludere dicendo che combattere per la libertà e per la democrazia non sarà mai la stessa cosa che combattere per un regime che porta tirannia e dittatura.
“E se ogni morto ha diritto alla pietà, ciò non significa che le ragioni per cui si moriva fossero uguali”, ricordando queste parole di Piero Fassino voglio dirvi che continueremo a difendere quei valori che voi con il vostro sacrificio, che mai deve essere dimenticato, ci avete tramandato e che sono i pilastri della nostra democrazia e parte fondamentale dell’identità del Partito Democratico.
Un abbraccio”.

Ciro Alessio Pecoraro
Segretario Partito Democratico Sassuolo