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Architettura in festa anche a Modena dal 18 ottobre


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E’ tempo di parlare di urbanistica nella nostra città. Dal 18 ottobre (dal 19 per la nostra città) al 2 novembre Modena, Parma e Reggio Emilia diventano le capitali dell’architettura con due settimane piene di iniziative per la quarta edizione del Festival dell’Architettura (la seconda sul territorio modenese), che quest’anno avrà per tema il “Pubblico Paesaggio”.


Dodici esposizioni, accompagnate da eventi, conferenze e giornate di studio sul tema, racconteranno i progetti, le architetture, le storie e i percorsi portati avanti negli ultimi due anni sul paesaggio. Ai piedi della Ghirlandina saranno circa una ventina le iniziative sulla materia del ridisegnare la città tra esposizioni, conferenze e lezioni magistrali. Tutti gli appuntamenti sono aperti al pubblico e ad ingresso gratuito.
Tre le mostre collegate tutte modenesi: “Paolo Portoghesi architetto. Disegnare l’Ambiente”, “Paesaggi di Urbanità. Verso il progetto urbano di Modena”, “Una frontiera mobile. L’Ilaud dal 1979 ad oggi”. Nutrito anche il programma di eventi per la Settimana della Bioarchitettura e della Domotica promossa da ProMo – Laboratorio di Domotica e Bioecolab, che rientra nel cartellone modenese del Festival. Dal 27 al 31 ottobre si alterneranno, infatti, 5 mostre, seminari e convegni sulla progettazione di edifici sostenibili e intelligenti.

L’inaugurazione del Festival è prevista domenica 19 ottobre alle 11, presso il Foro Boario, alla presenza del sindaco di Modena Giorgio Pighi, dell’assessore alla Pianificazione e Gestione del territorio Daniele Sitta e del direttore del Festival Carlo Quintelli. Ad anticipare l’avvio del Festival, sabato 18 ottobre alle 16.30 al Teatro Fondazione Collegio San Carlo, la lezione magistrale di Paolo Portoghesi “Un’architettura per il XXI secolo”, e alle 18.30 l’inaugurazione della mostra del celebre architetto nel suggestivo scenario della ex Manifattura Tabacchi, curata da Erio Carnevali e allestita da Fausto Ferri. In mostra fino al 30 novembre, 40 taccuini inediti, 17 disegni e la ‘Domus Sapientiae’, opera andata distrutta in un incendio anni fa e che è stata ricostruita per l’occasione. Domenica 19 ottobre, alle 12, è prevista l’inaugurazione della mostra “Una frontiera mobile. L’Ilaud dal 1976 ad oggi”, a cura di Paolo Ceccarelli ed Etra Connie Occhialini, con l’esposizione alla Biblioteca Poletti, fino al 15 novembre, dei materiali dell’archivio del Laboratorio internazionale di Architettura e Disegno urbano fondato nel 1975 da Giancarlo De Carlo, acquistati dalla biblioteca modenese. Lunedì 20 ottobre, alle 18 al Foro Boario, sarà la volta di “Paesaggi di Urbanità. Verso il progetto urbano di Modena”, mostra dei lavori ‘in progress’ del Laboratorio della Città di Modena, nel percorso di Città Media Felix, ricerche, proposte e immagini per la costruzione del progetto urbano. La mostra si completa con una selezione di fotografie esito del concorso “Città che cambia”, la cui premiazione avrà luogo in concomitanza con l’inaugurazione della mostra. L’ultimo appuntamento ‘made in Modena’ è quello di venerdì 24 ottobre alle 17: primo incontro del Laboratorio della Città in quella che d’ora in poi sarà la sua sede fissa, un’area della Palazzina Pucci, ex Mercato Bestiame. Saranno presentati gli esiti del sondaggio “Città che cambia”, relativo alle opinioni dei modenesi sulla città. A seguire una tavola rotonda su progetto urbano per Modena condotta da Giandomenico Amendola.
Le iniziative del Festival organizzate da Parma al Foro Boario vedranno martedì 28 ottobre alle 14.30 un incontro con Sandro Grispan su “Architettura natura e simbolo nell’opera di Le Corbusier”, oggetto anche di una mostra omonima. Mercoledì 29 ottobre dalle 10 in poi si alterneranno una conferenza e una tavola rotonda su John Hejduk, oggetto anche della mostra “John Hejduk. Il disvelarsi del paesaggio”, che porterà per la prima volta in Italia una serie di disegni originali dell’architetto americano. Alle 15 incontro con Lamberto Amistadi (curatore della mostra annessa), Gianluigi Bozza, Antonella Gallo, Luciano Semerani su “Wundertal. Luoghi e figure della Valle del Chiese”, e tavola rotonda su “La dimensione simbolica del paesaggio”. Giovedì 30 ottobre alle 14.30 introduzione alla mostra e alla giornata di studi “Il paesaggio e il suo doppio. Da Pac Man a Second Life”, sui temi del paesaggio digitale e sull’utilizzo che se ne potrebbe fare per la progettazione architettonica, a cura di Jonathan Gervasi, Antonella Mascio, Agata Meneghelli, Elisabetta Modena, Alberto Saltarelli, Marco Scotti. Venerdì 31 ottobre dalle 10 è in programma il seminario “Paesaggi scritti, paesaggi costruiti. L’architettura contemporanea tra storia, cronaca e critica”. Alle 15 tavola rotonda sullo stesso tema. Tra le mostre anche “Geo(foto)grafia del paesaggio – Modena. Prove di s/ri/composizione del paesaggio tra Parma, Reggio e Modena” a cura di Riccarda Cantarelli. Tutte le esposizioni gestite da Parma saranno visitabili dal 19 ottobre al 2 novembre, tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 18.30.

Per ulteriori informazioni sul programma del Festival.