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Sassuolo: Nicola Caserta (Gruppo Misto) sullo stato sociale


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Chi aiuta i nuovi disoccupati:
essere disoccupati condiziona le persone è un problema molto serio, causa di povertà, di frustrazione psicologica, fino alla marginalità.


Ti ritrovi senza lavoro da un giorno all’altro, ti crolla il mondo in testa, ti vedi costretto a “ricominciare”, ti considerano un incapace, ti criticano alle spalle, il mondo del lavoro ti chiude le porte,ti senti una nullità, non sei gradito a nessuno,. Si sprofonda nella depressione o ancora più giù, non sai più chi sei, tutto diventa buio, la società diventa una belva pronta a sbranarti, ti senti vuoto, non reagisci, ti senti un fallito, inutile, ti abbatti, vorresti gridare al mondo che non è giusto arrivi fino a scoppiare del mal di vivere, ai pronto un biglietto con scritto ho perso la dignità.
Le Istituzioni in Italia sono inesistenti, lontane, incapaci di poter dare un aiuto.
In Europa:
il sistema sociale ha come obiettivo quello di garantire un soddisfacente livello di vita ai suoi cittadini, la possibilità di accedere a servizi quali l’istruzione , la casa, l’assistenza sanitaria, la sicurezza ad una vita dignitosa di tutti i cittadini.

Nel 1992 l’Europa ha invitato gli Stati membri ad adottare il reddito minimo nei loro sistemi di Stato Sociale.

Paesi come Francia, Germania, Inghilterra, Paesi Scandinavi, si sono, da tempo, dotati di programmi sociali che prevedono una garanzia di reddito minimo come sussistenza e come base di partenza (in Italia si lavora , quando si lavora, per una agenzia temporanea o altri contratti detti Atipici con importi minori del reddito da suddetti paesi garantiti).
Per un reddito minimo si intende un sussidio riconosciuto a tutti come diritto soggettivo.
Beneficiari devono essere coloro che non hanno un lavoro o hanno un reddito basso.
Non si tratta di misure dirette a contrastare la povertà e l’esclusione sociale , ma di risorse destinate a tutti quelli che ne hanno bisogno.
In Europa chi non ha un lavoro può contare su un contributo minimo e su un alloggio in attesa di cercare una occupazione o potersi, eventualmente, riqualificare per un lavoro più gratificante.
Fissare come diritto soggettivo il reddito minimo rende gli individui meno dipendenti e più liberi da condizionamenti e da situazioni che possono portare ad atteggiamenti al limite della legalità.

La situazione locale e senza arrivare a gesti estremi, la grave situazione generale del comprensorio ceramico impone il potenziamento dell’impegno a sostegno di chi perde il posto di lavoro misura maggiore di quanto questa Amministrazione abbia già fatto e della cui sensibilità va dato atto.

Nicola Caserta