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Docenti e personale ATA Liceo Formiggini Sassuolo su riforma scuola


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Riceviamo e pubblichiamo un documento elaborato e firmato da un gruppo di 50 docenti e personale ATA del Liceo Formiggini di Sassuolo teso a sollecitare l’attenzione degli amministratori e dei cittadini sulle tematiche della riforma della scuola.


TESTO DOCUMENTO:

Un gruppo di docenti e ATA dell’IIS “A.F. Formiggini”, dopo l’approvazione della legge 169 del 30 ottobre 2008, che ha modificato e ridefinito l’organizzazione dell’intero sistema scolastico, intende esprimere il proprio dissenso in merito a quanto segue:

1- metodo sbrigativo attraverso la decretazione d’urgenza che ha escluso il dibattito parlamentare, il confronto con gli Enti Locali, le Organizzazioni Sindacali, gli studenti, le famiglie nonché con i lavoratori della scuola



2- i propositi di “essenzializzazione” e “semplificazione” richiamati nella Legge 169 si tradurranno in puri tagli di spesa ( 8 miliardi di Euro circa) senza una contestuale elaborazione di un progetto educativo e didattico che dovrebbe, a nostro parere, essere alla base di ogni riforma che aspiri ad essere tale.

Le famiglie sono chiamate già in questo periodo a fare delle scelte su indirizzi di studio superiori in un clima di totale incertezza. Tali indirizzi, infatti, verranno completamente ridisegnati ma nessuno sa ancora come.
Questo vale sia per i licei, sia per i tecnici, sia per i professionali



3- uscendo dal nostro “specifico” di insegnanti di scuola superiore, vogliamo, poi, sottolineare la leggerezza e la miopia con cui si stravolge la scuola dell’infanzia e la scuola primaria considerate esperienze assai positive nel panorama europeo. Nell’ipotesi ( che dopo l’approvazione della legge non è più “ipotesi” ma “certezza”) della riduzione del tempo scuola e dell’impiego del “maestro unico” , la scuola dell’infanzia si trasformerà in mera “custodia” dei bambini mentre la scuola primaria perderà la ricchezza di un metodo di lavoro avente come punto-cardine la progettazione condivisa, il lavoro d’equipe, la programmazione settimanale in “team”



4- nella scuola superiore, inoltre, l’aggregazione delle classi di concorso, l’aumento degli alunni per classe ( questo è previsto, in realtà, per tutti i gradi di scuola e non solo nella secondaria di 2°), la riduzione dell’orario dei singoli indirizzi di studio senza un impianto pedagogico non può che portare ad un degrado ulteriore della scuola superiore.



Non va poi dimenticato che tutto questo produrrà la perdita, come ben “schematizzato” nel Piano Programmatico, di 87000 posti di lavoro per i docenti e di 44500 per il personale ATA (Amministrativi, Assistenti di Laboratorio, Collaboratori Scolastici).

Ciò penalizzerà in modo pesante i precari della scuola, da tempo impiegati per assicurarne il normale funzionamento.

Poiché riconosciamo la necessità di ripensare l’organizzazione scolastica e i percorsi formativi



CHIEDIAMO

al Governo che faccia “un passo indietro” aprendo un confronto che coinvolga tutti i soggetti che abbiamo già richiamato all’inizio del documento


al Comune di Sassuolo di dedicare una seduta straordinaria del Consiglio Comunale, aperta alla Cittadinanza, al tema della scuola


all’Amministrazione di mettere a disposizione uno spazio per una pubblica assemblea, organizzata e gestita dai docenti firmatari, rivolta in modo particolare alle famiglie per discutere e valutare l’impatto che produrranno i provvedimenti adottati nonché eventuali iniziative di protesta.