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Bilanci comunali: da Cgil e Cisl Sassuolo no ad aumenti tasse e tariffe


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«In questa situazione di crisi nazionale e internazionale i Comuni non possono ritoccare tasse e tariffe, nemmeno di uno “zero virgola”». Lo affermano i sindacati Cgil e Cisl della zona di Sassuolo, impegnati in questi giorni nel confronto con gli amministratori locali del comprensorio ceramico sui bilanci comunali 2009.

«La crisi economica ha investito anche il distretto di Sassuolo. Nel solo settore ceramico e terzo fuoco sono stati messi in cassa integrazione oltre 5 mila lavoratori – rivelano Francesco Cancilla (Cgil) e Daniele Donnarumma (Cisl) – Tra l’altro nel nostro distretto intere famiglie lavorano nella stessa impresa o nello stesso settore, quindi sono molti i nuclei familiari che rischiano di perdere la totalità del loro reddito. Tiene ancora il settore metalmeccanico, anche se si nutrono forti preoccupazioni a partire dai primi mesi del 2009, mentre edilizia e legno da maggio ad oggi hanno già perso il 5 per cento degli addetti».

In questo scenario i sindacati sassolesi chiedono che le politiche di bilancio che sindaci e assessori si apprestano a fare siano il più possibile condivise e concertate con le parti sociali per definire strategie a sostegno del reddito di lavoratori e pensionati. «Il numero di famiglie in forte difficoltà è purtroppo destinato a crescere, con il rischio di avere molte persone vicine alla soglia di povertà. Ecco perché – spiegano Cancilla e Donnarumma – occorre garantire l’invarianza della pressione fiscale e tariffaria locale. Inoltre sollecitiamo l’apertura di tavoli di confronto a livello provinciale e regionale coinvolgendo, oltre alle istituzioni, le banche, le associazioni datoriali e le Camere di commercio per prendere provvedimenti “tampone” che impediscano alla crisi di travolgere imprese e famiglie».

Per i sindacati un primo aiuto concreto consiste nell’attuare politiche della casa a livello distrettuale per ridurre i costi degli affitti e mettere a disposizione nuovi alloggi a prezzi calmierati. Secondo Cancilla e Donnarumma è inoltre arrivato il momento di passare dall’Associazione all’Unione dei Comuni al fine di razionalizzare le risorse disponibili e gestire in forma distrettuale i servizi alla persona. In questo contesto, infine, Cgil e Cisl di zona dichiarano di non condividere il taglio dei trasferimenti agli enti locali deciso dal governo; anzi auspicano che le manovre annunciate dall’Esecutivo si traducano in provvedimenti concreti a favore di lavoratori e pensionati.