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Delrio e Montanari presentano il piano del verde del Comune di Reggio


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Il Piano del verde del Comune di Reggio Emilia è uno strumento di pianificazione dedicato, che diverrà parte integrate del Piano strutturale comunale (Psc) e che stabilisce precise linee di intervento rispetto alla programmazione territoriale.

Grazie a questo nuovo documento, approvato dalla Giunta, il verde diviene elemento strutturale della gestione del territorio e delle scelte urbanistiche. Tra gli obiettivi del piano vi sono quindi la definizione di precise indicazione per la gestione del verde pubblico e privato, l’incremento, la riqualificazione e la messa a sistema delle aree verdi fruibili, dei sistemi naturali, la tutela e la rinaturalizzazione del territorio e del paesaggio, la connessione tra i diversi ambiti verdi presenti. I piani di implementazione del Comune prevedono, per i prossimi 15 anni, la piantumazione di decine di migliaia di nuove essenze nel territorio del comune, oltre alla realizzazione di sette fasce boscate e alla rinaturazione delle aste fluviali di Crostolo, Modolena e Rodano. Il Piano del verde fornisce indicazioni strategiche e operative per l’attuazione delle politiche sul verde, che già trovano attuazioni nel ‘quotidiano’, come la piantumazione (a partire dai prossimi giorni) di 1.700 piante donate dalla Regione per ogni neonato (si aggiungono alle altre 1.700 dello scorso anno) e il protocollo d’intesa con Aipo per la manutenzione ordinaria e straordinaria, la pulizia da essenze infestanti e la messa a dimora di alberi lungo il Crostolo: un finanziamento al Comune di 50mila euro nel 2007 e altrettanti nel 2008, che hanno consentito di attuare due importanti stralci di lavori. complessivamente, per l’attuazione della ‘struttura verde’ della città, il Comune investe nel 2008 fino 2,5 milioni di euro, cifra analoga è prevista nei prossimo triennio.

“Con il Piano del verde – dice il sindaco Graziano Delrio – Reggio si dota di uno strumento prezioso per migliorare la qualità del territorio e della vita dei cittadini, uno strumento che costruisce nuovi equilibri tra ambiente e individui e amplia le opportunità di fruire degli spazi aperti e di spostarsi in città attraverso corridoi verdi. Si tratta di un vero e proprio Piano regolatore del verde, che definisce ‘infrastrutture verdi’ in modo netto, come avviene per qualsiasi altra infrastruttura. Vari interventi, ad esempio per quanto riguarda il parco del Crostolo o i due parchi e le tre aree verdi che si aggiungono ai 39 parchi già esistenti, sono già in corso e sono inseriti nella prospettiva del Psc. Particolarmente significativi sono gli interventi progettati per i viali di circonvallazione, gli altri parchi del Rodano, del Mauriziano, di San Lazzaro e dell’aeroporto, il parco-campagna di San Bartolomeo e il Piano di ambientazione nella zona Nord”.

“Abbiamo capovolto l’approccio nella pianificazione – dice l’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari – individuando il verde come matrice strutturale e non residuale del territorio. La nostra città ha spazi verdi da tutelare e rinaturalizzare all’interno di una visione organica che individui come valore i parchi, i filari alberati, il verde di arredo stradale, il verde legato alle strutture scolastiche e sportive, i sistemi naturali e i corridoi ecologici, nonché l’immenso patrimonio di verde agricolo. Tale pianificazione è il risultato del contributo dei tecnici comunali e dello studio Binini, ma anche di un capillare e sistematico lavoro di partecipazione, che ha coinvolto numerosi cittadini: essi hanno segnalato deficit, suggerito soluzioni e contribuito così a creare questo prezioso lavoro, che si propone quindi come un’opera collettiva”.

Il Piano del verde, costruito attraverso la mappatura del verde esistente (tipologie, condizioni, funzioni, connessioni) ha evidenziato in un territorio comunale di 231.550.000 metri quadrati, una superficie agricola di 185.000.000 metri quadrati ed una urbanizzata pari a 39.200.000 metri quadrati.
La superficie totale di verde pubblico è pari a 9.099.084 metri quadrati, corrispondente a 56,07 metri quadrati per abitante. La parte di verde pubblico fruibile, parchi urbani, verde attrezzato è di 2.348.445 metri quadrati.
Il Piano del verde prevede appunto progetti speciali nei viali di circonvallazione, nel parco lineare del Crostolo, nel bacino del parco del Rodano, Mauriziano, San Lazzaro e aeroporto, la realizzazione del parco campagna di San Bartolomeo, il sistema delle green-way e la connessione tra le diverse aree verdi cittadine.

I viali di circonvallazione: dagli attuali 988 a tremila alberi
Il progetto prevede il restringimento delle carreggiate stradali e l’utilizzo della superficie così recuperata per la piantumazione di duemila alberi, che incrementeranno il patrimonio dei viali dagli attuali 988 a circa tremila. In particolare verrà realizzato un nuovo filare alberato sul lato esterno della circonvallazione, in modo da rendere l’anello attorno al centro storico un vero e proprio corridoio verde. Oltre a interventi per curare piante sofferenti o malate, si prevede l’inserimento di percorsi ciclopedonali protetti e continui e la riqualificazione delle zone di sosta. La circonvallazione verrà così rivista in chiave verde e i viali non costituiranno più cesure incolmabili all’interno del tessuto urbano, ma punti di raccordo.
Il Crostolo
Per il parco del Crostolo si prevede invece la valorizzazione del torrente attraverso una diversa gestione delle acque. In particolare è previsto il recupero di parte delle risorse dei bacini superiori in modo da poter garantire specchi d’acqua lungo il tratto cittadino per tutto l’anno, per migliorarne le condizioni di fruibilità da parte dei cittadini. Il progetto intende proseguire il percorso già avviato in questi anni dal Comune che, tramite la realizzazione del parco attrezzato e delle piste ciclopedonali, vuole restituire il Crostolo alla città. Da sempre questo ha infatti rappresentato un’importante via d’acqua non solo per il Comune di Reggio, ma anche per tutto il territorio circostante: il suo corso, infatti, ha tracciato confini e strade, è stato elemento catalizzatore di attività ed eventi, oltre ad aver visto l’intera comunità coinvolta in importanti opere idrauliche e di difesa del territorio.
San Bartolomeo: il sistema del Modolena e del Rio Coviola
Nella zona di San Bartolomeo è prevista la realizzazione di un “parco campagna”, cioè verrà introdotta, come già avviene in diverse realtà italiane ed europee, la pratica di agricoltura urbana per la riqualificazione del paesaggio e la ricucitura di fratture non solo urbanistiche, ma anche sociali tramite il coinvolgimento della popolazione. Il progetto non ha infatti soltanto valenza estetica e funzionale, ma anche etica e di coesione ed integrazione sociale, poiché consente di creare occasioni di incontro e di avvicinare le persone al territorio.
Nello specifico sarà obiettivo del parco conservare i tratti tipici del paesaggio rurale e le sistemazioni agricole tradizionali della pianura emiliana, mantenendo strutturalmente l’orditura dei campi ed i percorsi agresti. Nell’area verranno organizzate anche attività didattiche e ricreative e valorizzate le green-way.
Il Parco di bacino integrato: il Rodano, il Mauriziano, l’Ariolo, il nuovo San Lazzaro e il bosco urbano dell’aeroporto
Nell’area compresa tra il Rodano ed il complesso dell’ex San Lazzaro – area in cui rientrano luoghi con caratteristiche storiche, ambientali, paesaggistiche e naturalistiche quali la zona dell’Ariolo, il Mauriziano, il bosco urbano in zona aeroporto e l’asse della via Emilia – verranno sviluppate le potenzialità ambientali latenti e verranno implementati i meccanismi di rivegetazione e governo delle trasformazioni legate ai nuovi usi sociali del territorio, per la cultura e per il tempo libero. Gli interventi verranno realizzati considerando i “vuoti” esistenti tra San Maurizio e la città storica e nel rapporto con la via Emilia. E già oggi insiste in questa parte del territorio un’ area Sic (siti di interesse comunitario) percorribile attraverso il sentiero del Rodano, recentemente realizzato.
La rete verde
È obiettivo del Piano mettere a sistema i diversi parchi, i cunei e le aree verdi del territorio attraverso corridoi verdi e collegamenti ciclopedonali, caratterizzati da basso impatto ambientale e in grado di costruire una rete del verde urbano.
Obiettivo è valorizzare la dotazione di verde già presente, rendendola maggiormente fruibile ed elemento fondante il territorio. La città, infatti, ha già una dotazione di verde consistente, ma la percezione che se ne ha è fortemente ridotta dal fatto che rimane ancora difficoltoso realizzarne una effettiva organica ricucitura e che la sua presenza viene percepita in modo frammentario.
Per realizzare tali obiettivi, da un lato si procederà alla riqualificazione dei parchi esistenti, secondo le indicazioni emerse dal censimento svolto e le sollecitazioni dei cittadini, espresse attraverso i Consigli di Circoscrizione, dall’altro sarà necessario realizzare percorsi ciclopedonali protetti, in sede propria e con un’adeguata dotazione di verde di arredo, di schermature e di attrezzature, secondo tracciati che consentano di collegare fra loro non solo i parchi della città, ma anche strutture quali scuole ed asili, supermercati, strutture ricreative e ricettive per le quali vi sia l’esigenza di percorsi alternativi all’auto.