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Confartigianato: a Natale si scelgono i dolci della tradizione locale


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Il Natale 2008 sarà ancora una volta all’insegna della tradizione con consumi altissimi di panettone e pandoro artigiani le cui vendite, secondo Confartigianato, raggiungeranno i risultati del 2007 quando ne furono venduti 120.000 quintali per un valore di 240 milioni di euro.


Nonostante la crisi resisteranno i consumi di specialità alimentari artigiane e quest’anno le tavole natalizie saranno più ‘federaliste’ con la riscoperta della qualità dei prodotti tipici regionali. E’ quanto emerso da un sondaggio di Confartigianato condotto in tutta Italia su un campione di 1.200 produttori artigiani del settore alimentare: nelle preferenze dei consumatori si stanno affermando le tipicità locali per le quali si attende un incremento del 5% delle vendite rispetto a Natale 2007.

Confartigianato calcola che siano almeno 260 le ricette tipiche natalizie diffuse nelle varie zone del Paese. Dovendo stilare una classifica delle Regioni più ‘dolci’ d’Italia al primo posto vi è il Piemonte, con 24 specialità tradizionali in cui la nocciola è l’immancabile ingrediente, segue, con 21 ‘ricette’ tipiche, la Sicilia, patria della mandorla e terra d’origine del cioccolato, terzo posto ex aequo per Emilia Romagna, Puglia e Sardegna, custodi anch’esse di un’antica esperienza dolciaria.

Il ritorno alle tradizioni alimentari è anche alla base del boom registrato dalle 6.043 imprese specializzate nella lavorazione dei nostri 174 prodotti di qualità Dop e Igp: nel 2007 le aziende sono aumentate del 6,2% rispetto all’anno precedente, con un picco del + 14% nel Mezzogiorno.

Tra le specialità più gettonate a Natale vi sono, come sempre, i dolci: i consumi di quelli tipici dovrebbero attestarsi sui 50.000 quintali per un valore di circa 70 milioni di euro.

Per combattere il carovita, nonostante l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, i pasticceri artigiani si sono impegnati a mantenere i costi invariati rispetto al 2007: per panettoni e pandoro artigiani oscillano tra 15 e 20 euro al kg, per il torrone il costo va da 10 a 13 euro al kg.
In Italia le pasticcerie e i panifici artigiani sono quasi 45.000, danno lavoro a 166.000 addetti e dal 2003 ad oggi sono aumentati del 14,6%. Rappresentano l’87,7% del totale delle aziende del settore dolciario.

“L’impegno dei nostri pasticceri di non aumentare i prezzi – dichiara il Presidente di Confartigianato Emilia Romagna Giampaolo Palazzi – è la dimostrazione del senso di responsabilità di una intera categoria che, consapevole del momento difficile vissuto da molte famiglie, sceglie di ridurre il proprio margine di guadagno pur garantendo la stessa qualità. Una scelta che secondo il sondaggio effettuati tra i pasticceri dovrebbe premiare i nostri artigiani ed anche la riscoperta di dolci tradizionali come il Certosino e il Panone di Natale a Bologna, i tortelli di Natale al forno o fritti di Modena e Reggio Emilia, la Spongata a Parma. Modena e Reggio Emilia”.