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Cgil Cisl Uil Emilia Romagna su Ddl sicurezza


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Cgil Cisl e Uil dell’Emilia Romagna, in relazione all’approvazione in Senato del disegno di legge 733 (pacchetto sicurezza), esprimono la propria contrarietà per quelle parti del testo che intervengono pesantemente sul fronte dei diritti delle persone.


Nel quadro di un provvedimento che denota un carattere intollerante e xenofobo, Cgil Cisl Uil denunciano la particolare gravità della norma relativa alla soppressione del divieto di segnalazione alle autorità competenti, da parte del personale medico e sanitario, degli stranieri senza permesso di soggiorno che si rivolgono alle strutture sanitarie.

Tale emandamento, in conflitto con l’art.32 della Costituzione e con le norme deontologiche dei medici, vanificherebbe tra l’altro gli importanti risultati raggiunti nella tutela sanitaria degli stranieri e dunque della sanità pubblica.
A tale provvedimento si aggiungono il Registro dei senza fissa dimora, con la schedatura presso il Ministero dell’Interno che renderebbe ancora più difficile l’accesso ai servizi sociali erogati dai comuni e infine le legalizzazione delle così dette Ronde.
Cgil Cisl e Uil dell’Emilia Romagna invitano il Governo e le forze politiche, nel passaggio parlamentare di approvazione presso la Camera dei Deputati, a rivedere le norme del provvedimento in questione e nel caso venga comunque approvato nell’attuale formulazione, invitano la Regione Emilia Romagna a mettere in campo tutte le iniziative necessarie, legali ed amministrative, per rimuovere gli effetti negativi di tale provvedimento.

(Le Segreterie Regionali CGIL CISL UIL, Paola Lanna – Marino Favali – Denis Merloni)