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Modena: portierato sociale in tre sedi


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Il Consiglio comunale di Modena ha dato l’ok alla procedura negoziata per l’affidamento del servizio di portierato sociale, con il voto favorevole di maggioranza, e Verdi e l’astensione della minoranza. Con l’approvazione della delibera si definisce l’affidamento per tre anni, dal 1 aprile 2009 al 31 marzo 2012, del servizio di portierato sociale, con la modalità della procedura negoziata, sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per un importo complessivo a base d’asta di 346 mila 998 euro.


“Superata la fase sperimentale di alcuni servizi iniziata nel 2007, oggi il portierato sociale può essere oggetto di affidamento. Dopo il primo anno verrà fatta una verifica con possibilità di disdetta” ha affermato l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti. “Il servizio di portierato sociale in oggetto verrà istituito nelle 3 sedi di via Anzio-angolo via Vaciglio, di via Borelli per gli isolati relativi al quadrilatero compreso fra le vie Ricci, Reiter, Menotti e Misley, e di piazzetta Redecocca. Riguarda una nuova tipologia di servizi per anziani a sostegno della domiciliarità, si compone di ambiti relativi ai servizi di prossimità, come l’accoglimento e l’aiuto nella gestione della vita condominiale quotidiana, nella valorizzazione e nell’integrazione con le risorse assistenziali territoriali, nella gestione operativa dei complessi abitativi, nell’amministrazione condominiale per gli ambiti sociali”.
La procedura negoziata si realizzerà mediante lettera di invito ad almeno 5 ditte, il bando sarà, inoltre, esposto nel sito web del Comune. Saranno attribuiti 70 punti alla qualità e al merito tecnico e 30 al prezzo. L’affidamento potrà essere a un’impresa o a un raggruppamento di imprese e comporterà una responsabilità piena dell’aggiudicatario nella gestione dei servizi, il Comune manterrà, invece, una importante funzione di indirizzo, di definizione degli obiettivi, di controllo degli interventi, degli esiti, delle attività realizzate.

Baldo Flori di Modena a Colori ha commentato: “Al di là dell’immaginazione e degli sforzi creativi il servizio ricadrà in un modello organizzativo usato in altri campi che abbiamo avuto modo di criticare. Il Comune deve curare gli aspetti di verifica e controllo dello stesso, non solo di indirizzo, perché il settore è molto delicato e si potrebbero innestare fenomeni speculativi. Non credo, poi, che la sperimentazione sia acquisita una volta per tutte viste le diverse caratteristiche che il servizio avrà nelle tre zone. Perché, inoltre, il servizio è rivolto solo ad anziani? In altre realtà è applicato anche ad altre categorie, ci doveva essere più elasticità nell’applicazione”.
Il consigliere de La Sinistra per Modena Giorgio Prampolini ha affermato che: “Si avviano servizi e iniziative verso la popolazione anziana, che hanno almeno 3 generazioni all’interno della loro categoria, bisogna tener conto di questa dinamica. Non si deve ragionare solo di servizi, ma anche dell’abitabilità ecc., ci vuole un filo conduttore che pensi a questo nuovo tipo di cittadini. Un’idea di servizi verso la popolazione anziana che non siano servizi per tutelare la terza età, ma che servano a intervenire nelle diverse fasi della vita. La cosa che dovremmo approvare tutti è quella a favore della sicurezza del lavoro, che non è una barriera di ingresso, ma una normale attività da parte del Comune”.
Per Antonio Maienza dei Popolari per il Centrosinistra “è buona questa idea del portierato sociale, che in questo caso riguarda solo gli anziani, ma credo che possa diventare una proposta con una valenza anche sul versante della sicurezza, per aiutare a risolvere situazioni sociali patologiche nella città. Apriamo anche ai privati che diano garanzie di professionalità che anche l’Unione Europea ci richiede, che a volte possono essere guadagnate sul campo.
Secondo Ivo Esposito di Forza Italia la possibilità deve essere data anche a chi vuole aprire una nuova attività, certamente nel rispetto delle norme di sicurezza, come ad esempio della sicurezza sul lavoro.
L’assessore Maletti ha risposto spiegando che “a questo bando possono partecipare tutti i soggetti economici, dalla spa alla snc alla cooperativa. In passato è stato realizzato un bando e l’attività è stata assegnata a soggetti diverso a quelli di prima: non c’è assolutamente chiusura del mercato, può partecipare chiunque ma non possiamo mettere una cifra superiore a quella che mettiamo adesso”.

L’assessore ha poi spiegato che, “per evitare che poi ci siano spese alte per i cittadini che aderiscono al servizio, chi gestisce l’attività deve segnalare chi effettua le uniche prestazioni per cui è consentito il subappalto, cioè solo l’attività di pulizia, verde, trasloco e manutenzione”.
Riguardo al target del servizio Maletti ha poi sottolineato come “in via Anzio ci sono abitazioni per anziani, così come in via Borelli. Nel nuovo punto in piazzetta Redecocca vi sono anziani, ma anche adulti e minori”. Ha, infine, concluso sottolineando cone “all’Errenord c’è un portierato sociale, sul Lambda siamo ancora in fase embrionale. Sicuramente il portierato sociale va bene anche in questi casi, ma è una forma di portierato diverso, quello che stiamo discutendo è più di aiuto e assistenza alle persone”.