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Reggio Emilia: scatta il piano anti crisi del Comune per le famiglie


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La rete di aiuti programmata dal Comune di Reggio per aiutare le famiglie ad affrontare la crisi è attiva. Si articola su due piani principali:
a) l’offerta di sostegno economico, con erogazioni immediate o attraverso bandi pubblici (la spesa sociale ordinaria e straordinaria, comprensiva delle erogazioni a Scuole e Nidi d’infanzia, è stimata per il 2009 oltre i 56 milioni di euro); b) le opportunità di ascolto, accoglienza e presa in carico da parte dei Servizi sociali dei Poli territoriali. Una rete agganciata ad alcune misure di recente adozione, altre consolidate negli ultimi anni.


Per informare su come accedere alle opportunità di aiuto, il Comune di Reggio diffonde tre pubblicazioni nella sede dell’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) di via Farini 2/1, negli altri sportelli pubblici del Comune, nei centri della grande distribuzione commerciale e in altri luoghi pubblici. Si tratta della guida Sostegno per i mutui prima casa, di 18 sportelli a misura di cittadino e di 100+100 Cento domande e cento risposte per illustrare le opportunità di ascolto e relazione, l’accoglienza e l’attività dei Poli di servizio sociale territoriale del Comune, impegnati nella messa in rete delle tante risorse presenti sul territorio, pubbliche e private, economiche ma soprattutto umane. La rete di aiuti del Comune e gli strumenti informativi sono stati presentati oggi alla stampa dal sindaco Graziano Delrio, dal vicesindaco e assessore al Bilancio Franco Ferretti, dall’assessore a Pari opportunità e diritti di cittadinanza Gina Pedroni e dal direttore generale del Comune, Mauro Bonaretti.
“Fare rete, tra pubblico e privato, tra servizi e risorse del territorio, è fondamentale più che mai in questa fase di crisi – ha detto il sindaco Delrio – Ed è altrettanto importante la conoscenza, da parete dei cittadini, delle opportunità, delle risorse economiche e di sostegno e accoglienza, che sono disponibili. Perciò, accanto alle opportunità economiche rese disponibili dal Comune e dal Comune insieme con i privati, proponiamo alcune pubblicazioni, di cui inizia la diffusione in città in questi giorni: sono strumenti molto importanti e utili per informare le famiglie sulle offerte di sostegno e sulla rete di aiuto attiva sul territorio. Il tutto rientra in una scelta precisa: rafforzare la rete di aiuti e sostenere il lavoro delle imprese, quindi l’occupazione, nonostante i pesanti limiti imposti dal governo con il Patto si stabilità”.
“Anche Reggio – ha detto il vicesindaco Ferretti – sta entrando nella fase più intensa della crisi. Basti pensare che nei primi due mesi del 2009 il numero di iscritti alle liste di disoccupazione ha eguagliato il numero di iscritti totale dell’anno precedente. Il Comune ha messo in atto varie misure anticicliche urgenti, che si uniscono alla spesa sociale annuale pianificata, cercando di contribuire al superamento di questa fase difficile. Agli aiuti immediati e diretti alle famiglie, associamo il consolidamento dell’offerta scolastica 0-6 anni: abbiamo aumentato di circa 500 posti la disponibilità nei Nidi e Scuole d’infanzia in due anni e mezzo. Nonostante il Patto di stabilità, di cui la quasi totalità dei Comuni italiani chiede urgenti modifiche”.
L’assessore Pedroni ha ricordato fra l’altro l’impegno anche in favore degli anziani e delle famiglie con anziani non autosufficienti, il forte incremento dell’erogazione di assegni di cura. Il direttore generale Bonaretti ha sottolineato la suddivisione dei redditi Isee in 11 fasce, per rendere il più possibile duttile e mirato alle reali necessità ogni tipo di aiuto proposto.

a) OFFERTA DI SOSTEGNO ECONOMICO – La manovra anti-crisi contenuta nel Bilancio 2009 del Comune rende disponibili, 2.700.000 euro destinati a famiglie in difficoltà, di cui:
– 1.649.000 euro per il Fondo affitti, a cui accedono circa 1.800 nuclei familiari;
– 1.032.000 euro per agevolazioni sulle utenze (Fondo gas, Fondo idrico) e altri interventi in favore di oltre 1.400 famiglie numerose o in difficoltà;
– 80.000 euro per Prestiti sull’onore.
L’accesso a questi contributi è stabilito in base all’iscrizione a graduatorie costruite tenendo conto di fattori base come il reddito (per fasce Isee), il numero di figli del nucleo famigliare richiedente, la presenza di portatori di handicap o persone non autosufficienti (vedere tabella allegata). In base a questi criteri, che indicano il disagio economico più o meno rilevante delle famiglie, si stabiliscono le priorità di accesso e intervento. I riferimenti, in questo caso, sono i cinque Poli territoriali del Comune (vedere l’allegato ’18 sportelli a misura di cittadino’).

RETTE SCOLASTICHE – A sostegno delle famiglie, sono inoltre previste misure di riduzione o esenzione dalle rette a carico dei nuclei familiari, i cui figli frequentano gli asili nido e le scuole dell’infanzia comunali, e i cui genitori siano cassintegrati o abbiano perso il posto di lavoro.
Il Comune, dopo la firma di un accordo con le organizzazioni sindacali e attraverso l’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia il cui consiglio di amministrazione a deliberato favorevolmente in tal senso lo scorso febbraio, ha attivato aiuti specifici con l’intenzione di garantire a tutte le famiglie la frequenza ai servizi educativi, affinché nessun bambino sia escluso per motivi economici. Sono considerate le seguenti situazioni: perdita del lavoro per cessazione o ridimensionamento dell’attività; mobilità; cassa integrazione ordinaria o straordinaria; riduzioni di ore lavorative di soci lavoratori di cooperative; mancato rinnovo di contratti a tempo determinato. Ad oggi 90 famiglie hanno richiesto tale agevolazione, cambiando la loro fascia di contribuzione. Il risparmio complessivo, proiettato sull’intero anno scolastico, è di circa 38.000 euro.
Inoltre, l’Istituzione da settembre 2008 ha attivato agevolazioni per le famiglie aventi un mutuo sulla casa di abitazione considerando quest’ultimo, al fine del calcolo dell’Isee, alla stregua dell’affitto. Le famiglie che hanno utilizzato tale agevolazione sono 440 e ciò ha comportato un risparmio complessivo sull’anno scolastico di 190.000 euro.
Per ottenere la riduzione della retta le famiglie interessate dovranno recarsi presso l’Ufficio Rette dell’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia (via Guido da Castello, 12) portando una dichiarazione del proprio datore di lavoro che attesti la situazione; l’ufficio provvederà a ricalcolare l’Isee e a determinare la nuova retta conseguente.

PER GLI ANZIANI – L’accordo Comune-Organizzazioni sindacali prevede inoltre, per il 2009, l’esenzione dal pagamento di rette e tariffe dei servizi comunali, per i lavoratori dipendenti licenziati e che non fruiscano dell’indennità di mobilità. Tali misure riguardano in particolare rette per centri Diurni, Case protette e assistenza domiciliare. Una misura che rafforza quanto già messo in campo dall’Amministrazione comunale per gli anziani. L’impegno del Comune di Reggio previsto per il 2009 a favore del sistema di aiuto e protezione agli anziani è di 13,5 milioni di euro con un incremento di 4,5 milioni rispetto al 2006 (più 50 per cento). Nel 2008, intanto, si sono aperti 40 posti in più nelle case protette del distretto di Reggio, con finanziamenti passati da 7,8 a 9,6 milioni di euro rispetto all’anno precedente (più 1,8 milioni). Nei centri diurni, 25 posti nuovi nel 2008, con erogazioni per 900mila euro (più 714mila euro). L’assistenza domiciliare ha richiesto un aumento di impegni per 1.300.000 euro, arrivando a 1.450.000 euro. Gli assegni di cura sono stati richiesti nel 2008 da 800 cittadini, con un incremento delle erogazioni da 986.000 a 1.512.000 euro.

FINANZA SOCIALE, SOSTEGNO PER MUTUI PRIMA CASA – Il fondo di garanzia per la Finanza sociale – frutto di un accordo fra Comune di Reggio, sei istituti di credito (Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca popolare dell’Emilia Romagna, Banco San Geminiano e San Prospero, Cassa di risparmio di Parma e Piacenza, Unicredit Banca, Unipol Banca) e le associazioni di consumatori Federconsumatori, Confconsumatori e Adiconsum – dispone di 250mila euro, è a sostegno delle famiglie in difficoltà economia, prevede interventi di anticipazione a favore di lavoratori in cassa integrazione speciale e si articola su tre livelli:
1) il primo a valenza più generale: una convenzione per favorire la portabilità dei mutui e una convenzione per i mutui prima casa per soggetti con redditi non elevati, ovvero fino a 35.000 euro Isee;
2) il secondo livello prevede la garanzia temporanea per mutui prima casa, rivolto alla fascia più svantaggiata, con reddito sotto i 20.000 euro Isee: a loro saranno destinate le maggiori risorse raccolte;
3) il terzo livello di intervento è rivolto ai soggetti in grave e temporanea difficoltà con la concessione di prestiti sull’onore.

L’accordo coinvolge anche il Consiglio notarile che partecipa mettendo a disposizione servizi di consulenza, assistenza, informazione con un risparmio: la tariffa è di 1.000 euro per i mutui contestuali alla vendita e 1.200 euro per i mutui non contestuali alla vendita.
In questo caso, le informazioni per accedere al sostegno si ottengono all’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) del Comune di Reggio (via Farini, 2/1), al Consiglio notarile (via Guido da Castello 35) e nelle sedi delle associazioni di consumatori.

CARTA ETICA – Nella rete di aiuto si inserisce, dal 2006, la Carta etica, la cui convenzione tra Comune e Unicredit è stata rinnovata quest’anno e varrà per altri due anni. Si tratta di un aiuto concreto per le mamme sole con bambini residenti in città. Il servizio non è quindi strettamente correlato alla crisi, ma a maggior ragione in questa fase è un aiuto importante. Sarà il Comune di Reggio Emilia ad individuare, tra quelle ospiti del circuito di accoglienza del Comune, le mamme destinatarie dei 120mila euro messi a disposizione dell’istituto di credito. Queste verranno avvisate per lettera e saranno chiamate presso un’agenzia Unicredit a ritirare una carta prepagata che verrà assegnata loro gratuitamente e ricaricata con 100 euro al mese per un anno. Nella prima esperienza della Carta etica hanno avuto accesso all’aiuto 225 mamme sole con bambini minorenni e di queste soltanto 76 vi hanno fatto ricorso con continuità, cioè più di una volta nell’arco di due anni: segno di una riconquistata autonomia.

FONDO MOROSITÀ – Il fondo Acer per il pagamento di morosità su affitti conta 65 fruitori con una spesa complessiva di 100.836 euro nel 2008.

CONTRIBUTI ORDINARI – I Poli territoriali erogano contributi economici rilevanti a famiglie in difficoltà per un totale di fruitori che nel 2007 è stato di 826 unità e nel 2008 è salito a 891. In particolare, i contributi economici per l’alloggio nel 2007 sono stati 494 con una spesa di 350mila euro (nel 2008 si ha un incremento stimato nel 60 per cento); i contributi a integrazione del reddito familiare nel 2007 sono stati 272 per 191.708 euro; i buoni spesa sono stati erogati a 266 richiedenti per 135.125 euro totali; i contributi per servizi scolastici ed educativi 117 per 40.322 euro; infine i contributi per prestazioni sanitarie: 19 fruitori per 7.783 euro. In totale, nel 2007, 722.893 euro.

b) I SERVIZI SUL TERRITORIO – Per anticipare situazioni critiche, essere vicini alle persone, costruire una comunità forte e una efficace rete di alleanze sul territorio, sono fondamentali – oltre alla spesa sociale del Comune, che per il 2009 è prevista nell’ordine di 23.197.000 euro (di cui 9 da Farmacie comunali riunite) e delle Scuole e Nidi d’infanzia a cui sono destinati 28.792.311 euro (con un incremento di 2,6 milioni rispetto al 2007) – le azioni quotidiane dei cinque Poli di servizio sociale territoriale, che, nell’arco del 2007 (dati più aggiornati sono in elaborazione) hanno riguardato circa 2.000 nuclei familiari e circa 3.000 minori. Le azioni dei Poli sono illustrate nella guida 100+100.
“In una Città delle persone, il valore delle relazioni è un elemento fondamentale – scrive nell’introduzione al volume il sindaco Delrio – Assistenti sociali, operatori di strada, educatori e operatori sociali ogni giorno incontrano i cittadini e parlano con loro, superando la logica del servizio come erogazione di una prestazione a favore di un approccio di ascolto e di costruzione di un percorso di sostegno e affiancamento dei bisogni. Per questo abbiamo voluto parlare ai cittadini dell’attività dei Servizi Sociali attraverso un dialogo che cerca di riprodurre quanto, quotidianamente, avviene nei Poli. Rispondere alle domande dei cittadini è un’attività complessa e delicata che, di certo, non vogliamo esaurire con questa pubblicazione. La maggior parte delle volte, poi, rispondere non coincide con l’individuare una soluzione standard ad un problema ma comporta la comprensione del problema stesso e la costruzione di un percorso su misura per ciascun utente. Trattare questo tema attraverso la formula delle domande/risposte, dunque, significa per noi mettere a valore il ruolo del Servizi sociali territoriali come “luoghi di opportunità” in cui ciascun cittadino può avere un aiuto e sapere che, davanti alle difficoltà della vita, non è solo”.
I Poli territoriali non sono sportelli ma veri e propri attori del territorio, in grado di ascoltare, progettare e agire per il territorio – attraverso progetti pensati e realizzati per i bisogni specifici delle diverse aree della città – e con il territorio – avvalendosi della collaborazione, in rete, dei diversi soggetti presenti.