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Donazione di organi e tessuti, Laura Pausini testimonial alla campagna regionale


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Aumentano donatori e trapianti in Emilia-Romagna: 31,1 i donatori utilizzati nel 2008 per milione di abitanti (nel 2007 erano stati
26,4, nel 2006 28,6), 339 i trapianti di organi (320 nel 2007, 301 l’anno precedente). E’, in sintesi, quanto emerge dal report 2008 sulla donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule presentato stamani insieme alla nuova campagna regionale di sensibilizzazione “Donare gli organi. Una scelta consapevole”, che ha come testimonial la cantante Laura Pausini.


“In Emilia-Romagna l’attività di trapianto di organi e tessuti raggiunge sempre nuovi risultati – ha sottolineato l’assessore alle Politiche per la
salute Giovanni Bissoni – e i dati del report 2008 lo dimostrano. Questo perché abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per aggiungere sempre
innovazione nel sistema. Un sistema che funziona grazie, prima di tutto, alla buona organizzazione, alle straordinarie competenze professionali presenti e alle donazioni. I trapianti – ha proseguito Bissoni – restano un’attività essenziale per salvare molte vite umane; naturalmente questo non ci impedisce di lavorare anche sulle nuove frontiere della medicina rigenerativa”.

Alla conferenza stampa erano presenti il responsabile del Centro nazionale trapianti Alessandro Nanni Costa, la responsabile del Centro
regionale trapianti Emilia-Romagna Lorenza Ridolfi, e lo scultore Nicola Zamboni.
Fondamentale è la “disponibilità alla donazione – ha aggiunto l’assessore – , atto non scontato che ha una straordinaria valenza civile”. Da questa premessa è nata l’idea di donare un’opera –
realizzata dallo scultore Zamboni – alle famiglie dei donatori, “a testimonianza – ha concluso Bissoni – della riconoscenza di un’intera
comunità”.

La campagna 2009 “Donare gli organi. Una scelta consapevole”
Con lo slogan “Dai voce alla vita”, Laura Pausini è il volto della campagna regionale 2009 “Donare gli organi. Una scelta consapevole”, che vuole sensibilizzare sull’opportunità di dichiarare la propria volontà di donare gli organi. La campagna è realizzata dalla Regione Emilia-Romagna con il coordinamento del Centro riferimento trapianti
dell’Emilia-Romagna (Crt-ER) e con l’attiva collaborazione delle Aziende sanitarie, delle associazioni di volontariato e dei pazienti. Nel 2008 è stato avviato il “Progetto anagrafi comunali”, da un’iniziativa congiunta tra Regione e Anci Emilia-Romagna: prevede che ai cittadini che si recano negli Uffici anagrafe per il rilascio o il rinnovo della carta di identità sia proposto l’opuscolo informativo “Donazioni e trapianto di
organi, tessuti e cellule. Ecco cosa bisogna sapere”. L’opuscolo, articolato in domande e risposte per semplificarne la consultazione, fornisce tutte le informazioni utili sulla donazione, sui trapianti, sull’organizzazione della rete regionale dedicata alle donazioni e ai trapianti, su dove rivolgersi per approfondimenti e contiene anche un tesserino staccabile dove esprimere la propria volontà sulla donazione.
Materiale informativo – manifesti, locandine e opuscoli – è inoltre diffuso tutto l’anno nel corso di iniziative locali promosse dalle Aziende
sanitarie e dalle associazioni di volontariato e in occasione di eventi speciali, come le Giornate nazionali per la donazione e il trapianto, che quest’anno si svolgono (dodicesima edizione) dal 3 al 10 maggio. Per l’edizione 2009, le Aziende sanitarie di tutta la regione, insieme alle associazioni di volontariato e dei donatori e agli enti locali, stanno organizzando foto di gruppo delle persone che hanno ricevuto un trapianto e dei loro famigliari in tutte le realtà locali; le
foto saranno poi tema di un’esposizione itinerante che sarà allestita entro l’anno e del calendario 2010 della rete regionale trapianti
dell’Emilia-Romagna. In programma anche la maratona radiofonica “Parole e musiche per la vita” che si svolge a Bologna la seconda domenica di maggio, in collaborazione con Radio International: ai microfoni della radio intervengono operatori e volontari per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di dare il proprio assenso alla donazione. Si
sta inoltre costituendo una sorta di team sportivo regionale, composto da operatori del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna, che porta il messaggio di solidarietà “In gara per la vita” in molte competizioni in tutta Italia.

Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule: report anno 2008
Aumentano donatori e trapianti in Emilia-Romagna: nel 2008 31,1 i donatori (la media nazionale è 21,3) utilizzati per milione di abitanti
(erano stati 26,4 nel 2007, 28,6 nel 2006), 339 i trapianti di organi (erano stati 320 nel 2007, 301 nel 2006). La rete regionale trapianti dell’Emilia-Romagna si conferma dunque un sistema solido. La vitalità del sistema trova conferma negli indici di trapianto (percentuale di organi
trapiantati rispetto agli organi prelevati) e nel numero di trapianti per milione di abitanti, ai livelli di eccellenza mondiale. Perno della rete
regionale sono i programmi che assicurano la sicurezza del donatore e la qualità degli organi trapiantati, e la professionalità dei coordinatori
locali alla donazione, presenti in tutte le
rianimazioni del territorio regionale. La rete regionale, coordinata dal Centro riferimento trapianti dell’Emilia-Romagna (Crt-ER) che ha sede al Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, si fonda sulla piena integrazione operativa delle strutture, dei professionisti, delle associazioni di volontariato e dei pazienti.
L’area dell’Associazione interregionale trapianti (Airt, di cui sono parte Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Puglia e
Provincia di Bolzano) ha contribuito con un incremento dei donatori utilizzati (25,8 per milione di abitanti, +1,9 rispetto al 2007) alla
sostanziale stabilità delle donazioni a livello nazionale (19,2 per milioni di abitanti contro il 19,3 del 2007). Questo sistema di
integrazione inter-regionale – che serve un bacino di popolazione di oltre 16 milioni di persone – ha permesso di sviluppare un’attività di donazione
e trapianto leader in Italia. Analizzando le opposizioni al prelievo (33,3% nel 2008) emerge che negli ultimi sei anni in Emilia-Romagna le fasce di età dei potenziali donatori in cui
l’opposizione è sensibilmente più elevata sono tra 35 e 44 anni e oltre 66 anni.

Prevenzione e innovazione
Nell’ambito della prevenzione, con il progetto “LifePort” nell’autunno 2008 è stata condotta in Emilia-Romagna, per la prima volta in Italia, la sperimentazione clinica di una macchina di perfusione dei reni donati durante il periodo di ischemia tra prelievo e trapianto, per prevenire la
ritardata o mancata ripresa funzionale dell’organo. I risultati sono stati valutati positivamente dalla rete regionale del trapianto di rene e questo ha portato all’acquisto, con fondi regionali, di 4 macchine di perfusione da utilizzare per tutti i reni donati in regione. Sempre nell’ambito della prevenzione, prosegue in tutta la regione il progetto dedicato alla
prevenzione dell’insufficienza renale progressiva (Pirp). Sono infatti oltre 6000 i cittadini emiliano-romagnoli arruolati nel registro e seguiti
congiuntamente da nefrologi e medici di famiglia per ritardare al massimo, se non evitare, l’entrata in dialisi di tante persone.
Nell’ambito della rete regionale delle banche dei tessuti e delle “Cell Factories” (laboratori di manipolazione cellulare presenti al Policlinico S. Orsola-Malpighi e al Rizzoli di Bologna, all’Ospedale Bufalini di Cesena, all’Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la
cura dei tumori di Meldola, al Centro di medicina rigenerativa Stefano Ferrari di Modena, collegato con il Policlinico modenese), l’Istituto Rizzoli di Bologna, sede della banca regionale del tessuto
muscolo-scheletrico e Cell factory dedicata alle cellule mesenchimali, ha ottenuto l’autorizzazione dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) alla
produzione di prodotti di terapia cellulare (terza Cell Factory pubblica autorizzata in Italia).
La rete regionale per le donazioni e i trapianti
La rete per le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna è organizzata secondo un
modello che prevede il collegamento tra centri di alta specializzazione e ospedali del territorio (Hub & Spoke). Secondo questo modello, i centri trapianto, le rianimazioni, le sedi delle banche di
tessuti e cellule sono collegati tra loro e con il Centro riferimento trapianti dell’Emilia-Romagna, che coordina tutte le attività di
donazione e trapianto, le attività di raccolta dati e il coordinamento delle liste di attesa.

L’attività di trapianto in dettaglio – anno 2008
Rene
Nel 2008, nei tre Centri trapianto di Parma (Ospedale Maggiore), Modena (Policlinco), Bologna (S. Orsola-Malpighi) sono stati eseguiti 180 trapianti di rene, di cui 20 da donatore vivente, 14 doppi, 4 combinati rene/pancreas, 15 rene/fegato, 1 rene/cuore, 1 rene/cuore/fegato. Rispetto alla popolazione regionale, il numero dei trapianti è stato di 40,2 per milione di abitanti, valore equivalente al fabbisogno teorico stimato per l’Emilia-Romagna. Il dato è ai valori di eccellenza (26,8 è la media in Italia; 28,8 in Germania; 42,3 la Francia; 45,9 la Francia). L’indice di trapianto (percentuale di reni impiantati rispetto a quelli prelevati) è stato dell’87,9%. In Emilia-Romagna, dal 2001 è attiva la lista di attesa unica per il trapianto di rene, che assicura ogni trapianto al ricevente più compatibile con il donatore, indipendentemente dalla sede di iscrizione in lista. Rispetto all’anno precedente sono diminuite le persone in lista d’attesa: al 31 dicembre 2008 erano 1593 (-7,5% rispetto al 2007). I tempi medi di attesa sono di poco superiori ai tre anni.
Cuore
In Emilia-Romagna i trapianti di cuore nel 2008 sono stati 35. Il numero di trapianti per milione di abitanti è stato 8,8 (il dato si avvicina al fabbisogno teorico regionale, stimato in 10 trapianti per milione di abitanti). Il Centro trapianti di Bologna (S. Orsola-Malpighi) ha effettuato un complesso trapianto di cuore a una bambina di pochissimi mesi con una grave disfunzione cardiaca che era sopravissuta per dieci mesi nel reparto di cardiochirurgia pediatrica del Policlinico grazie a un sistema di assistenza cardiaca esterna, un “cuore artificiale” che ha svolto una funzione ponte e ha reso possibile il successivo trapianto. L’indice di trapianto è stato del 112,9%, a dimostrazione dell’efficienza del Centro trapianti nell’utilizzo degli organi provenienti da altre regioni. Al 31 dicembre 2008, le persone in lista d’attesa erano 47 (erano 63 nel 2007). I tempi medi di attesa sono di circa un anno.
Fegato
Sono stati 144 i trapianti di fegato nel 2008, nei due Centri trapianto di Modena (Policlinico) e Bologna (S.Orsola-Malpighi). Di questi, 3 da donatore vivente (secondo la tecnica “domino”, che consente di trapiantare in un’altra persona l’organo malato asportato al paziente che riceve il trapianto, ma che può far vivere bene il nuovo ricevente per oltre 20 anni). Rispetto alla popolazione regionale, il numero dei trapianti è stato di 36,1 per milione di abitanti, valore che – come negli anni precedenti – supera i livelli di eccellenza mondiale (la Spagna: 24,6). L’indice di trapianto è stato del 124,8%, confermando – come per i trapianti di cuore – l’efficienza dei Centri trapianto regionali nell’utilizzo degli organi provenienti da altre sedi. In Emilia-Romagna, dal 2004 è attiva la lista di attesa unica per il trapianto di fegato che prevede l’allocazione di ogni organo donato al ricevente in condizioni più gravi, indipendentemente dalla sede di iscrizione in lista (Bologna o Modena), secondo un score obiettivo di gravità (MELD Score: Mayo Clinic Endstage Liver Disease). Al 31 dicembre 2008, le persone in lista d’attesa erano 348 (erano 470 nel 2007). I tempi medi di attesa sono di circa un anno e mezzo.
Intestino
Sono stati 3 i trapianti di intestino nel 2008 in Emilia-Romagna (effettuati a Bologna al Centro trapianti al S.Orsola-Malpighi), in due casi associati a trapianto di pancreas. Dall’inizio dell’attività, nel 2000, sono stati effettuati in regione 42 trapianti, di cui 11 multiviscerali e 3 con trapianto associato di parete addominale: un dato che rappresenta la più ricca casistica europea nel paziente adulto. Al 31 dicembre 2008, le persone in lista d’attesa erano 18.
Polmone
Nel 2008 il Centro trapianti di Bologna (S.Orsola-Malpighi) ha effettuato 3 trapianti di polmone, di cui uno di polmone singolo, due bipolmonari in uno dei casi combinato al trapianto di cuore. E’ proseguita l’integrazione operativa tra cardiologi, pneumologi, chirurghi toracici e cardiaci e anestesisti, dopo che nel 2007 l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna aveva operato la fusione tra il Programma trapianto di polmone e il Programma trapianto di cuore. Al 31 dicembre 2008 le persone in lista d’attesa erano 20 (erano 12 nel 2007). I tempi medi di attesa sono di circa sei mesi.
Trapianti di tessuti e cellule
I trapianti di tessuti provenienti da banche regionali sono stati: 457 di cornea, 12 di valvole cardiache, 49 di segmenti vascolari, 41 di cute, 247 di segmenti ossei, 713 di osso lavorato. In Emilia-Romagna sono stati inoltre eseguiti 88 trapianti di midollo osseo allogenico e 323 di midollo osseo autologo. Nel 2008 sono inoltre state raccolte 305 unità di sangue cordonale, da utilizzare in bambini con leucemia. Le unità di sangue cordonale sono conservate nella Banca regionale che ha sede presso il Servizio di medicina trasfusionale del S. Orsola-Malpighi di Bologna (le unità conservate sono complessivamente oltre 3mila, 23 sono state distribuite in Italia e nel mondo nell’ultimo anno).