I distretti industriali, intesi come aggregati territoriali di aziende specializzate e integrate tra loro in filiere produttive, come il distretto ceramico di Sassuolo, rivestono un ruolo fondamentale nel panorama dell’economia italiana ma ma deve affrontare molte sfide: più qualità, innovazione, integrazione, internazionalizzazione ed essere piu’ tutelato.
E’ necessaria pero’ una maggiore collaborazione all’interno del comprensorio ceramico, in grado di sostituire le economie di scala dei grandi gruppi, da potersi realizzare proficuamente in vari momenti dell’attività economica: nella ricerca e nello sviluppo, nell’informazione sugli sbocchi commerciali, nella formazione degli addetti, nei servizi di spedizione, nell’ottenimento di credito, nella certificazione di qualità dei prodotti, ma soprattutto nella diversificazione produttiva. Sono necessari investimenti adeguati, avvalendosi anche dei piani di sostegno comunitari e nazionali, per effettuare scelte qualificate nel campo della progettazione, della ricerca applicata, della tecnologia produttiva, dello sviluppo di reti commerciali globalizzate.
Manca probabilmente oggi l’attività di sostegno istituzionale e il vero e proprio coordinamento a livello comunitario, nazionale e locale diretto alla realizzazione delle strutture idonee al collegamento e l’interazione del sapere produttivo, di marketing e di lotta alla alla contraffazione.
Nei sistemi di piccola e media impresa, come il nostro, risulta vitale un’azione di diffusione capillare delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie al fine di dare ulteriore impulso alla dotazione di processi e prodotti innovativi. Altro elemento di supporto professionale al sistema ceramico che manca oggi a Sassuolo è l’informazione aggiornata sulle tendenze dei mercati esteri.
Bisogna inoltre tutelare di piu’ e promuovere di piu’ il marchio dei prodotti ceramici di Sassuolo contro la contraffazione, ma fino ad oggi non abbiamo visto un grande impegno, sforzo dell’amministrazione comunale di Sassuolo e allo stesso tempo non abbiamo visto molta sinergia tra il Comune e la Camera di Commercio. La certezza di acquistare un prodotto sassolese purtroppo, non esiste.
Sono quindi necessarie misure per la tutela della produzione ceramica, che valorizzino quel “capitalismo personale” che sta alla base della capacità competitiva delle nostre aziende nel mercato globale.
La tutela del made in Italy, ed in particolare del Made in Sassuolo, passa per un inasprimento delle pene per chi immette nel mercato prodotti contraffatti, ma anche promuovendo forme di certificazione sull’origine e sulle peculiarità delle produzioni.
E’ interesse collettivo salvaguardare questa importante realtà, perche’ la ceramica rappresenta una delle eccellenze tipiche della nostra nazione e anche con la lotta alla contraffazione si può rilanciare l’economia di questo settore.
(Piccinini Ivano – Conto Anch’io a Sassuolo)