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Roberto Manzoni eletto nuovo presidente di Confesercenti Emilia-Romagna


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Roberto Manzoni è stato eletto nuovo presidente di Confesercenti Emilia-Romagna durante l’Assemblea elettiva svoltasi ieri (23 aprile, n.d.r.) e subentra dopo 15 anni di Presidenza Regionale di Sergio Ferrari, ancora Presidente della Confesercenti provinciale a Bologna.

Manzoni, ravennate, commerciante nel settore abbigliamento e agente di commercio, è anche Presidente della Confesercenti Provinciale di Ravenna dal 1995. Nella sua città è anche membro della Giunta e del Consiglio della Camera di Commercio.
Ricopre, inoltre, altri importanti ruoli: membro di Giunta della Confesercenti nazionale, è anche Presidente nazionale della FISMO (Federazione Settore Moda).
All’Assemblea Elettiva di giovedì hanno partecipato circa 200 delegati in rappresentanza delle 11 associazioni territoriali dell’Emilia Romagna e dei loro 40.000 associati, per rinnovare gli Organismi dirigenti (Assemblea e Presidenza regionali) e approvare il nuovo Statuto.
È stato, inoltre, confermato come Direttore Regionale, Stefano Bollettinari.

«È con immenso piacere e orgoglio che assumo la Presidenza della Confesercenti – dichiara Roberto Manzoni – questo nuovo incarico non sarà tuttavia semplice: sostituire una persona come Ferrari che con le sue capacità unite alla sua umanità e sensibilità ha creato un gruppo dirigenziale coeso ed unito per tutti questi anni. Ma non mi manca la passione e la fiducia di poter dare il mio contributo all’Associazione.
Il mio primo obiettivo sarà quello di far capire alle Istituzioni l’importanza delle PMI valorizzando in primis il loro ruolo di servizio oltre alla loro funzione sociale sia nei grandi centri, che in quelli più piccoli in quanto la presenza delle nostre imprese garantisce presidio del territorio e impedimento al degrado.
Credo – prosegue il neo presidente Manzoni- che si debba dare particolare attenzione alla piccola e media impresa fermando l’espansione della grande distribuzione perché oggi non c’è più la necessità di mercato e la situazione economica dei prossimi anni, che sarà caratterizzata da “recuperi di piccolissime dimensioni”, non richiederà grandi strutture commerciali, ma di adeguare quelle esistenti al bisogno del consumatore.
Questa – conclude Manzoni- è la grande scommessa che abbiamo di fronte: far capire che al punto in cui siamo arrivati non c’è più né posto né bisogno di grande distribuzione».

«Occorre salvaguardare le piccole e medie imprese commerciali perché sono un fattore determinante del “capitale sociale territoriale” – dichiara Stefano Bollettinari, Direttore della Confesercenti Regionale – per la loro rilevante funzione sociale di servizio diffuso al consumatore, il contributo alla qualità della vita, alla sicurezza, alla vitalità degli spazi urbani e alle relazioni sociali. È necessario investire per una migliore accessibilità delle città, contrastare il caro affitti e sostenere lo sviluppo di un nuovo modello di centri commerciali naturali per rendere più attrattivo il commercio urbano».