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Confesercenti Sassuolo, Cna, Lapam: Bilancio 2010, scelte per la salvaguardia del tessuto socio-economico locale


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La crisi economica non è certo finita, ma, al contrario, sarà proprio il 2010 l’anno in cui con ogni probabilità i suoi effetti saranno più pesanti, soprattutto per ciò che riguarda la disoccupazione. Ciò implica la necessità di dare la massima attenzione alle conseguenze sociali della recessione, che non impatta solo sui lavoratori dipendenti, ma anche sui tanti imprenditori della nostra provincia che non possono contare su alcun ammortizzatore sociale. Anche il bilancio che il Comune di Sassuolo sta predisponendo per il prossimo anno deve, quindi, tenere conto di questa situazione.

Anche le singole amministrazioni, infatti, secondo Cna, Confesercenti e Lapam di Sassuolo hanno margini di manovra in questa direzione, a cominciare dal blocco di tasse e tariffe di competenza locale. Incrementi, anche contenuti, non sono, infatti, attualmente sopportabili.

l’impegno di operare verso un contenimento dei costi gestionali per una conseguente riduzione dei costi di fornitura a carico di imprese e famiglie è inderogabile.

Fondamentale per la tenuta del sistema sociale è il sostegno alle imprese, che continuano a trovarsi di fronte a grossi problemi finanziari. Una considerazione che giustifica la rivendicazione dell’erogazione di nuovi fondi, e una loro migliore fruibilità, a favore dei Consorzi Fidi, uno dei pochi strumenti finanziari utili alle Pmi. Da questo punto di vista, per tentare di arginare,contribuire a fronteggiare i problemi di liquidità, la proposta è quella della costituzione di un fondo provinciale dove convogliare i singoli stanziamenti per uniformare le diverse modalità di intervento. In quest’ambito è il caso di ricordare la necessità di riduzione dei tempi di pagamento alle aziende fornitrici di beni e servizi per enti ed aziende pubbliche.

C’è un altro intervento possibile richiamato da Cna, Confesercenti e Lapam di Sassuolo: la sburocratizzazione. Si tratta di un azione che non costa nulla ma che determinerebbe un risparmio notevole per famiglie ed imprese, per le quali la rigidità dei rapporti con la PA rappresenta un costo diretto.

Le Associazioni ribadiscono, inoltre, che gli investimenti pubblici rappresentano un importante volano per la ripresa economica, in tal modo si chiede ai soggetti pubblici ed enti locali di sostenere la spesa per investimenti. Si richiede, quindi, l’allargamento della adozione a tutti i comuni del protocollo provinciale sugli appalti pubblici.

Inoltre, per la massimizzazione dell’efficienza delle macchine comunali, sembra giunto il momento di spingere sulla leva della sussidiarietà, limitando l’attività dei comuni per quanto possibile al governo dei servizi, più che alla loro diretta gestione e sull’allargamento dell’Unione dei Comuni.

Non si può tralasciare di sottolineare l’importanza della difesa di sicurezza e legalità, condizioni necessarie per la vivibilità del territorio ed il libero esercizio della libertà d’impresa.

Per ciò che riguarda specificatamente l’ambito commerciale, Cna, Confesercenti e Lapam di Sassuolo ribadiscono la necessità di ritenere esaurita l’espansione della rete distributiva in tutti i comuni modenesi.

Queste sono solo alcune proposte generali formulate in attesa di avviare un costruttivo confronto con le singole amministrazioni locali, che tenga conto delle diverse realtà. Cna, Confesercenti e Lapam-Licom sottolineano una volta di più l’importanza di affrontare le crescenti criticità con un approccio globale che non sottovaluti il ruolo fondamentale, anche da un punto di vista sociale, delle piccole e medie imprese.