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Cisl Modena: ok riforma Scuola superiore, no taglio ore e prof


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La riforma della scuola superiore rischia di mettere in pericolo il futuro dell’Istituto d’arte A. Venturi di Modena, che dovrebbe diventare un liceo, con tutte le conseguenze su insegnamenti e tipo di utenza. Problemi avranno anche gli istituti tecnici e professionali, mentre il Progetto Brocca a indirizzo linguistico del liceo Muratori è destinato a scomparire.

A lanciare l’allarme è la Cisl Scuola di Modena, che sulla riforma del secondo ciclo ha tenuto oggi – giovedì 21 gennaio – un’assemblea con i professori.

«La razionalizzazione della scuola secondaria superiore è necessaria, ma non si giustificano la decurtazione degli orari e i tagli al personale», ha dichiarato il segretario provinciale della Cisl Scuola, Erio Ranuzzini, ricordando che da settembre 2010 saranno in vigore i nuovi ordinamenti di istituti professionali, istituti tecnici e licei, con forti riduzioni degli indirizzi e delle ore di lezione. Gli indirizzi dei tecnici diminuiranno dagli attuali 47 a undici, quelli professionali da 27 a quattro, mentre i licei avranno sei tipologie: classico, scientifico (con l’opzione del tecnologico), artistico, linguistico, delle scienze umane (con l’opzione del sociale).

«È ancora presto per capire cosa cambierà a Modena, dipende dalle decisioni che assumeranno gli enti locali e nelle quali chiediamo di essere coinvolti – ha detto Monica Barbolini, della segreteria provinciale Cisl Scuola – Una cosa è certa: le ore di lezione diminuiranno, l’offerta formativa sarà impoverita e non è chiaro se e come avverrà la riconversione di una parte del personale. Intanto a livello nazionale si stimano 5.400 esuberi tra i docenti». Per la Cisl la riforma della scuola superiore può essere avviata solo in presenza di alcune condizioni: avvio contestuale per tutte le “filiere” del sistema (licei, istituti tecnici, istituti professionali), coinvolgimento limitato per l’anno scolastico 2010/11 alle sole classi prime, garanzia per le classi successive delle condizioni che consentano di proseguire e completare senza stravolgimenti i percorsi in atto.

«Ciò significa – ha spiegato Ranuzzini – che non sono ipotizzabili interventi sui “quadri orari” tali da sconvolgere l’articolazione disciplinare. Chiediamo, poi, forti iniziative di formazione e riqualificazione del personale. Continua, inoltre, l’impegno per una riduzione e rimodulazione dei previsti interventi sugli organici, così come la rivendicazione di una piena copertura del turn-over, da attuarsi attraverso un consistente piano di assunzioni a tempo indeterminato che – ha concluso il segretario provinciale della Cisl Scuola – assicuri all’intero sistema un quadro certo e stabile di risorse professionali».